CASERTA. Doppia violenta rapina ad una coppia di anziani e all’avvocato Giaquinto. L’ipotesi “scorciatoia” dal liceo Giannone

24 Aprile 2023 - 18:12

E’ al momento una delle piste battute dagli agenti della squadra investigativa della Questura

CASERTA – Gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta sono a lavoro per cercare di identificare i quattro banditi che la notte tra sabato e domenica hanno commesso due violente rapine in casa, colpendo prima una coppia di anziani, malmenati e legati, e poi l’avvocato penalista Vittorio Giaquinto (CLICCA QUI PER LA VIDEO-TESTIMONIANZA), che risiede nell’appartamento attiguo a quello della coppia, e che probabilmente era il vero bersaglio della gang; il legale è stato pestato con violenza, e ha riportato contusioni varie e la rottura dello zigomo.

Teatro del doppio colpo uno stabile del centro storico di Caserta, in via Tanucci, a poco più di 200 metri da Questura e Prefettura.

In azione una banda di professionisti, probabilmente dell’est Europa come emerso dai racconti delle vittime (i malviventi parlavano in italiano ma con un accento riconducibile alla cadenza delle persone provenienti dall’area), che avrebbe agito a colpo sicuro, forse dopo aver avuto informazioni di prima mano sull’ubicazione e la disposizione dei due appartamenti vicini e sulle disponibilità delle vittime, soprattutto su quelle dell’avvocato Giaquinto, a cui sono riusciti a portare via un bottino cospicuo fatto di soldi, gioielli e altri oggetti preziosi.

Per ora la priorità dei poliziotti della Mobile è di identificare i banditi, operazione non facile visto che i quattro avevano il volto coperto con scaldacollo rialzato fino al naso e cappellino con visiera; per dare loro un volto gli investigatori stanno analizzando le immagini riprese dalle telecamere interne dell’abitazione di Giaquinto e da quelle di
videosorveglianza installate in zona.

La Squadra investigativa della Questura sta poi cercando di capire come i malviventi siano riusciti ad entrati nello
stabile; l’ipotesi è che possano aver utilizzato il cantiere dell’istituto scolastico Giannone, dove sono in corso dei
lavori
, che confina con il palazzo dove risiedono le vittime; i rapinatori avevano con due spranghe di ferro, che potrebbero aver preso proprio nel cantiere.

Ma le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, puntano anche a risalire agli eventuali complici della banda, che possano aver fornito le indicazioni utili ai banditi per andare a colpo sicuro.