GLI EMIGRANTI DELLA DROGA. Giovanni Buonanno e i suoi fanno soldi a Milano con lo spaccio. La moglie: “Saliti al nord anche io e i miei figli”
3 Giugno 2023 - 19:54
MARCIANISE – Come in ogni settore dell’economia italiana che si rispetti, anche per quanto riguarda la vendita di sostanze stupefacenti, la città di Milano diventa uno dei centri nevralgici.
Lo spiega chiaramente Caterina Iuliano, moglie del capo dello spaccio del Belforte, Giovanni Buonanno, figlio del ras Gennaro, durante il periodo in cui la donna, così come lo stesso Buonanno junior, hanno collaborato con la giustizia.
Ricordiamo che, a seguito dell’inchiesta dei carabinieri di Marcianise, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, lo scorso 19 aprile Caterina Iuliano è finita agli arresti domiciliari, mentre Giovanni Buonanno in carcere. I coniugi sono due dei ventitré arrestati poiché indiziati di associazione dedicata al traffico di sostanze stupefacenti e altri reati.
Sostanzialmente, il mercato della droga in quel di Marcianise andava bene, con Giovanni Moretta che portava tra i mille e i 1500 euro a casa di Caterina Iuliano come quota dei proventi dallo spaccio.
Li portava a casa Buonanno, dove, però, non era presente Giovanni, trasferitosi a Milano per gestire al meglio lo spaccio di droga nella città meneghina. Così come Giovanni, altri ragazzi di Marcianise avevano seguito il figlio di Gnucchino nelle imprese in terra lombarda.
In pratica, Giovanni Buonanno aveva creato un suo mercato di vendita di sostanze stupefacenti in una delle città più importanti d’Europa. E per riuscirci si era fatto aiutare da un gruppo di fedelissimi provenienti da Marcianise. Ad un certo punto, continua sempre Caterina Iuliano, “ho
I Buonanno, quindi, alla fine dell’estate del 2018, compiono il grande salto, lasciando la città di Marcianise, per vivere il business dello spaccio di droga nella grande Milano.