OSPEDALE di CASERTA. Arrivano freddo e influenze intestinali: raffica di accessi al Pronto soccorso

12 Novembre 2023 - 18:26

Tante le persone che hanno richiesto assistenza ai sanitari.

CASERTA. E’ arrivata la pioggia, le temperature sono calate e sono, di conseguenza, attivate anche le influenze. Quella stagionale, spiegano i medici, si farà sentire maggiormente a dicembre. Ma tante sono, invece, le sindromi parainfluenzali e le gastroenteriti, in modo particolare.

Nei giorni scorsi, infatti, sono raddoppiati gli accessi al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, proprio per via di tali influenze, con violenti sintomi causati da gastroenteriti: diarrea, nausea e vomito, in modo particolare. Di qui numerosi ricoveri, soprattutto di soggetti più deboli e di anziani.

Il virus dell’influenza circola ancora in sordina ma pronto a “esplodere” quando le condizioni lo permetteranno. Tutto è legato al clima: fino a questo momento, specialmente a ottobre, l’Italia ha, infatti, goduto di condizioni meteorologiche più simili alla fine dell’estate e le elevate temperature hanno impedito una diffusione capillare tipica dei mesi più freddi. Quindi, fino a oggi, “rispetto allo scorso anno dove in questo periodo vi era già un’attività importante del virus influenzale, probabilmente complici le temperature, osserviamo invece un’attività ancora abbastanza ridotta”, ha dichiarato il professore Francesco Vairo in un video pubblicato sui social dall’Istituto Spallanzani di Roma. Questo non significa, però, che l’influenza circolerà di meno nelle prossime settimane e mesi, si tratta di una condizione momentanea e iniziale della classica epidemia che ogni anno colpisce tutti i Paesi.

In questo periodo possiamo, però, stimare 60-80 mila casi a settimana di sindromi parainfluenzali. Si tratta, perlopiù, di influenze intestinali, responsabili di crampi e dolori addominali, malessere generale, perdita di appetito, nausea, vomito, febbre, dolori muscolari e mal di testa. A differenza dell’influenza vera e propria, le sindromi parainfluenzali durano pochi giorni, anche se possono lasciare qualche strascico dopo la guarigione”.

Le gastroenteriti, che riguardano il 40% dei pazienti, sono diventate il nemico numero uno degli italiani nelle ultime settimane. A questi si affiancheranno i cinque-sei milioni di casi di vera influenza (febbre alta, tosse, dolori muscolari, mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola).