Ucciso con una testata al volto, donati cuore e reni del povero Roberto

18 Gennaio 2024 - 16:27

Stamattina la convalida dell’arresto del presunto assassino

CELLOLE. Mentre stamattina il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto di Gianluca Sangiorgio, nella serata di ieri sono stati espiantati cuore e reni di Roberto Fusciello, ucciso da Sangiorgio domenica scorsa, lungo corso Freda, a Cellole. I suoi organi (l’operazione di espianto è stata eseguita da chirurghi giunti da Padova all’ospedale di Sessa Aurunca) permetteranno ad altre persone di vivere, mentre la salma è stata poi trasferita al centro di medicina legale di Caserta, dove verrà effettuata l’autopsia.

Un gesto nobile da parte della famiglia di Fusciello, ammazzato da Gianluca Sangiorgio, 44enne di Cellole, a seguito di una violenta rissa: Fusciello sarebbe stato prima picchiato e dopo colpito con una testata al volto.

Il 46enne artigiano, di professione falegname, separato, ha lasciato orfani tre bambini.

Il presunto assassino, parlando con il giudice, ha dichiarato, invece, di essersi difeso dopo una lite con la vittima. Ma questa versione non è stata ritenuta credibile dal Gip.