LA DENUNCIA. L’ennesima vergogna del Comune di CASERTA. Bambini e ragazzi disabili abbandonati nelle scuole elementari e medie della città. La Pec dei genitori cestinata da Marino & Co.

23 Gennaio 2024 - 16:02

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la lettera di una madre che si firma con nome e cognome e che prende posizione in maniera molto seria esponendo prima di tutto la cornice normativa totalmente disattesa dall’amministrazione comunale del capoluogo a cui toccherebbe, ai sensi dell’articolo 13 comma 3 della legge 104/92 di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali nelle scuole di ogni “ordine e grado”. Naturalmente questo articolo si rivolge agli enti locali in generale, ma come sappiamo le scuole primarie appartengono alla competenza dei Comuni

” Sara è una ragazza autistica regolarmente iscritta in una scuola di Caserta, comune nel quale abbiamo la residenza.
Ai sensi dell’art. 13 comma 3 della legge 104 del 1992, è sancito l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, nelle scuole di ogni ordine e grado.
A Caserta, tuttavia, questo obbligo è stato completamente disatteso dall’Ente Locale (Comune) per l’anno scolastico in corso 2023/2024 in quanto siamo a gennaio ed il sopra menzionato servizio non è ancora stato attuato.
Le difficoltà che i nostri ragazzi con disabilità vivono quotidianamente a scuola a causa di questa mancanza sono innumerevoli e molto gravi.
Noi

genitori di ragazzi con disabilità, riuniti in una associazione, non siamo rimasti fermi a guardare, ma abbiamo chiesto, tramite PEC, di essere ricevuti dal sindaco di Caserta Carlo Marino e dal prefetto al fine di poter ottenere spiegazioni a tale proposito. PEC che però è stata assolutamente ignorata dalle succitate cariche istituzionali.
Voglio rendere nota la grave ingiustizia subita da nostri figli che in una società, già decisamente poco inclusiva, vede per l’ennesima volta calpestato un loro diritto fondamentale.
Per questo vi chiedo di aiutarmi per fare in modo che venga data voce finalmente ad una categoria di persone troppo spesso mortificata nella propria dignità.”

Lettera firmata