Va al pronto soccorso per la mano, ma per i carabinieri è scappato dai domiciliari. 33enne litiga con i militari e viene arrestato

25 Gennaio 2024 - 12:06

CASAL DI PRINCIPE – M. B., 33enne processato per direttissima, è stato accusato di evasione e resistenza a pubblico ufficiale.

La storia sarebbe legata a un controllo alla mano, compiuto alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Il trentatreenne di Casal di Principe era stato operato poco tempo fa alla mano, la quale, però, si era gonfiata e quindi B. si è recato al pronto soccorso.

I carabinieri, recatisi a casa dell’uomo, recluso ai domiciliari per vicende legate allo spaccio di droga, non trovandolo in casa lo hanno accusato di evasione.

B., contattato telefonicamente, avrebbe provato a spiegare la vicenda, cercando addirittura di mettere in contatto un operatore del triage con i militari.

Ma i carabinieri hanno ritenuto non coerenti le tempistiche, confermando l’accusa.

Da qui ne è nato un alterco, che ha portato l’uomo a scontrarsi con i carabinieri e a ricevere anche l’accusa di resistenza, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.

Nella stessa serata di ieri, infine, si è tenuto il processo Il rito abbreviato per direttissima.

La procura aveva chiesto, tra l’accusa di evasione e di resistenza al pubblico ufficiale, una pena totale di due anni e 8 mesi.

Il giudice, però, non ha ritenuto di dover soddisfare le richieste della procura, condannando M.B., difeso dall’avvocato Mirella baldascino, ha solo otto mesi di reclusione aggiuntiva.