Giornata della Memoria 2024, tutte le iniziative CASERTANE

26 Gennaio 2024 - 12:22

Caserta (pm) – La Giornata della Memoria è la ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno,  per rievocare le vittime della Shoàh, lo sterminio del popolo ebraico avvenuto in Europa durante la Seconda guerra mondiale.

Già stamattina, presso il Palazzo di governo, si è tenuta una sobria cerimonia commemorativa “per ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati “. Nel corso della manifestazione, il prefetto, Giuseppe Castaldo, ha insignito di medaglia d’onore alla memoria i tre cittadini del casertano che furono vittime dei lager nazisti, Custode LEPRE di Teano, Michele PANACCIONE di Galluccio e Giovanni SAVINO di San Felice a Cancello. A ricevere il riconoscimento i discendenti accompagnati dai sindaci dei comuni di origine dei deportati.

Un momento della commemorazione di stamattina in Prefettura

Domani saranno varie le iniziative di commemorazione in città.

In particolare, alle ore 11, presso il Teatro “Città di Pace” di Caserta, andrà in scena l’opera teatrale “Vinti

e Vincitori”. La rappresentazione, promossa dalle compagnie teatrali “Ali della Mente” e “Fabbrica Wojtyla”, si svolge in una speciale aula di tribunale, nella quale un giudice apre un dibattito sul valore della memoria, degli attentati che costantemente subisce e che conducono verso una progressiva minimizzazione della terribile tragedia dell’Olocausto. In un confronto serrato, un pubblico ministero e un avvocato difensore si avvarranno di scritti d’epoca, di ricordi personali e di immagini testimoniali per giustificare e denunciare tale principio di negazione.

Alle ore 17,30, presso il Salone degli Specchi del Circolo Nazionale (con ingresso da Via Mazzini), è in programma un incontro organizzato dal Wwf dal titolo “La leggenda del non là”, nel corso del quale verrà presentato il reportage fotografico realizzato in Vietnam dalla fotografa viaggiatrice Bianca Adinolfi. L’incontro ha lo scopo di ricordare le vittime di tutti gli eccidi dei conflitti che hanno funestato la storia e di promuovere la protezione della biodiversità, la cultura della pace e della non violenza. 

La casertana Maria Rosaria Fazio, docente di ebraico biblico e studiosa di mistica ebraica, alle ore 17 terrà una conferenza presso l’istituto salesiano di Napoli dal titolo “Per capire: Jules Isaac”, incentrata sulla figura dello storico e pensatore francese che  fu tra i promotori, nel 1947, dell’associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose dell’antisemitismo e a promuovere l’amicizia ebraico-cristiana.

Sull’incontro l’abbiamo voluta sentire per un suo commento sulla ricorrenza e sul tema che affronterà.

 Queste le partecipi riflessioni della professoressa Maria Rosaria Fazio, che ringraziamo per la disponibilità.

L’incontro di Jules Isaac con Giovanni XXIII

Quella di Jules Isaac è una figura che ha segnato la mia crescita di conoscenza e formazione, spingendomi ad agire nel segno del “dialogo”: gestire le emozioni e trasformarle in risultati concreti ed esperienza di vita. Ogni anno il 27 gennaio molti interrogativi ritornano alla mente sul significato di questa ricorrenza. Tutti si mobilitano e pensano che tale vergogna, tale crudeltà non si debba ripetere, ma viste poi le recrudescenze nelle parole, nei fatti, nei comportamenti, un dubbio ci assale e ci si chiede se siamo tutti pronti a condannare quel periodo di atrocità e di aberrazione. Cerchiamo di seguire le orme di quei valori che fanno della storia una maestra di vita. Questo incontro nasce per sensibilizzare e affiancare le persone alla riflessione sulla Shoah e comprendere l’indifferenza nei confronti di tutti i tipi di discriminazioni attraverso, appunto, tematiche riguardanti la storia e il presente. In ricordo di un pioniere del dialogo, Jules Isaac e dell’incontro storico con Giovanni XXIII, ho voluto trasmettere quella loro grande passione per la verità, per la giustizia e per la storia illuminata dalla Rivelazione; due umanisti, veri uomini di dialogo e di pace. Il mio messaggio è quello di ricordare che proveniamo tutti dallo stesso grembo, quello di Dio; bisogna sperare in un futuro in cui si superino le discriminazioni, l’antisemitismo, le barriere razziali e che la giustizia e l’uguaglianza prevalgano e lottare sempre per i valori fondamentali dell’umanità.”