POLIZIA DI STATO. Promossi a questori 4 ex funzionari della Questura di CASERTA
30 Gennaio 2024 - 16:53
Si tratta di Davide Della Cioppa, Arturo Iannuzzi, Rodolfo Ruperti e Pasquale Picone.
CASERTA Ieri l’altro, il ministero degli Interni ha disposto gli avanzamenti annuali dei dirigenti di vertice della polizia di Stato. Nel ristretto numero degli alti funzionari promossi, ben quattro sono conoscenze casertane in quanto hanno prestato negli anni servizio alla questura di Caserta. Si tratta di Davide Della Cioppa, Arturo Iannuzzi, Rodolfo Ruperti e Pasquale Picone, ai quali è stata conferita la qualifica maggiore di dirigente superiore, quella necessaria per assumere l’incarico di questore di una delle province della Repubblica.
Il dr. Davide Della Cioppa, dopo un primo periodo di servizio a Torino, dal luglio 1998 veniva assegnato alla questura di Caserta, dapprima alla Divisione Polizia Amministrativa e, quindi, nell’agro aversano come dirigente del Posto Operativo di Casapesenna, presidio anticamorra istituito per un maggiore impulso alla lotta al clan dei casalesi. Dal 2003 al 2010 assumeva la responsabilità del commissariato di Telese Terme in provincia di Benevento, per poi ritornare nuovamente nella Provincia di Caserta come dirigente del commissariato di Castel Volturno. In tale impegnativa sede si distingueva in numerose e rilevanti operazioni di polizia volte a contrastare l’espansione del clan dei casalesi, egemone nel territorio. In prosieguo di tempo era posto dapprima a capo della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Isernia e poi mosso alla sede napoletana dove dirigeva i difficili commissariati di Vicaria-Mercato del centro città e di Torre del Greco. Oggi riveste l’incarico di vicario del questore di Avellino.
Il dr. Arturo Iannuzzi, dopo una iniziale esperienza di servizio a Potenza, giungeva a Caserta nel 2000 per assumere la direzione dell’Ufficio Immigrazione, settore particolarmente delicato sia per la nota e numerosa presenza di stranieri regolari e clandestini nella nostra provincia sia per le innovazioni normative introdotte in quel periodo. Proseguiva la carriera come dirigente del commissariato di Sarno nel salernitano, per essere poi chiamato a Roma come consigliere ministeriale in considerazione della sua cospicua competenza tecnico-giuridica in diritto di polizia. Disciplina, questa, insegnata anche in ambito universitario e sulla quale ha prodotto alcuni apprezzati saggi specialistici.
Il dr. Rodolfo Ruperti veniva nominato capo della squadra mobile di Caserta nel 2007, dopo essersi cimentato nel contrasto alla criminalità ‘ndranghetista di Vibo Valentia e Palmi. Tra i suoi maggiori risultati casertani va certamente ricordata la cattura di oltre 40 latitanti, fra i quali Diana Raffaele, inserito nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi d’Italia. Sarà in prima linea nella lotta al capoclan Setola Giuseppe e dei suoi affiliati che, nell’arco di pochi mesi, si rendevano autori di 18 omicidi. Furono 27 i criminali del gruppo Setola arrestati, con la cattura di ben 7 latitanti, alcuni dei quali armati e resisi responsabili di efferati crimini tra i quali la c.d. ‘strage di Castel Volturno’, in cui furono barbaramente trucidati sei inermi stranieri ghanesi. Nel 2010 lasciava Caserta divenendo capo della squadra mobile di Catanzaro ed in seguito di Palermo. Attualmente svolge l’incarico di vicario del questore di Pisa.
Infine, il dr. Pasquale Picone. Inviato al commissariato di Aversa nel 1993, assumeva l’impegnativa responsabilità della polizia giudiziaria per l’agro aversano. L’uccisione il 19 di marzo dell’anno seguente di Don Giuseppe Diana a Casal di Principe lo vedeva in prima linea in quelle ardue indagini. Poi le sedi di Ariano Irpino, Avellino, Teramo e Napoli, qui con la direzione del commissariato di città di Vicaria-Mercato con le specifiche problematiche legate all’ordine pubblico ed alla camorra. Al momento è vicario del questore di Salerno.
Non male per la polizia casertana.