Un appuntamento con la ex “per chiarire”, ma è una trappola. Condannato 33enne per violenza sessuale
1 Febbraio 2024 - 18:04
Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva ritenuto l’uomo colpevole in primo grado, decisione confermata dalla corte di Appello
SANTA MARIA CAPUA VETERE – La quinta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna a 6 anni di reclusione nei confronti di Luigi C., 33enne di Casapulla.
L’uomo è stato ritenuto responsabile di violenza sessuale e di sequestro nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza ora ventottenne, originaria di Santa Maria Capua Vetere.
Al momento dei fatti, era il settembre 2020, Luigi e la ex avevano rispettivamente 28 e 25 anni e si erano lasciati da poco.
La ragazza aveva iniziato un rapporto di frequentazione con un altro giovane, aveva comunque accettato di incontrarsi non distante dal canile di Santa Maria Capua Vetere con il suo ex, perché potessero parlare e chiarire alcuni aspetti della passata situazione sentimentale.
A quel punto, però, il ragazzo ha iniziato a comportarsi in maniera violenta, prendendo con la forza il cellulare della ragazza, proprio per vedere quale fosse il nuovo compagno della sua ex tramite foto e messaggi.
Luigi C., difeso dall’avvocato Vincenzo D’Angelo, ha fatto entrare la sua vittima nell’auto di quest’ultima, per poi portarla in aperta campagna.
In pratica dopo averla sequestrata, l’ha violentata, penetrandola, azione avvenuta senza alcun tipo di consenso, utilizzando le mani.
Preso il telefono e compiuto un atto di brutale violenza sessuale, ha costretto anche la giovane ad accompagnarlo, visto che nel caos il ragazzo aveva anche perso le chiavi del mezzo durante l’aggressione.
Liberatasi da quella presenza, la giovane si è immediatamente recata in ospedale, al pronto soccorso del Melorio di Santa Maria Capua Vetere.
In seguito ha denunciato i carabinieri ed è nato un procedimento penale, nel quale è stata supportata legalmente dall’avvocato Gerardo Marrocco, che si è chiuso in primo grado con una condanna a 6 anni di reclusione, confermata nelle scorse ore dalla Corte di Appello di Napoli.