Niente sconto di pena per l’affiliato del clan dei Casalesi che ha aiutato la latitanza del killer del triplice omicidio
27 Marzo 2024 - 10:05
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Non può esserci il vincolo della continuazione delle due condanne e quindi lo sconto di pena a favore del 68enne Mario Tiglio, legato alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi. Lo ha deciso la settima Sezione penale della corte di Cassazione che ha deciso sul ricorso presentato dall’uomo rispetto all’ordinanza della corte di Appello di Napoli
Originario di Santa Maria Capua Vetere, Tiglio nel 2004 è stato condannato a 12 anni di reclusione per il reato di estorsione ed associazione a delinquere di stampo mafioso, in quanto direttamente collegato al clan dei casalesi, soprattutto ad Elio Diana, nell’organizzazione di un sistema estorsivo ai danni di imprenditori, soprattutto nella città del Foro.
La seconda condanna riguardava il supporto alla latitanza di Carmine Morelli “lo Zingaro”, killer del clan dei Casalesi resosi protagonista del triplice omicidio di Francesco Buonanno, Giovanni Battista Papa, Modestino Minutolo, avvenuto a Villa di Briano nel 2009.
Recentemente è stato anche assolto nel processo per presunte estorsioni ad imprenditori e commercianti di Curti, Vitulazio e Capua. Da qualche mese gli sono stati concessi gli arresti domiciliari, dopo tanti anni passati in carcere. Tiglio avrà anche due ore di permesso lavorativo al giorno per scontare i 5 anni rimanenti della pena ventennale inflittagli.