TUTTI I NOMI. 8 INDAGATI. La truffa sulla mozzarella di bufala casertana. Divieto di dimora al noto imprenditore e all’amministratore “nascosto” della società

9 Maggio 2024 - 13:10

VITULAZIO – Il titolare della società Agricola Casearia Bufalina, Angelo Piccirillo, 53 anni, casertano, Raffaele Caterino, di San Cipriano d’Aversa, 35enne, e Beniamino Diana, ritenuto amministratore di fatto della ABC dai carabinieri, 57 anni, hanno subito la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Caserta, a seguito dell’inchiesta sulla mozzarella di bufala spacciata per Dop (Denominazione di origine protetta), ma diversa rispetto a quanto prevedono le regole sul prodotto e a quanto veniva segnalato sull’etichetta.

Assurdo pensare che il caseificio ABC è stato proprio tra i fondatori del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Una truffa, sostanzialmente. L’accusa della procura è associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio.

Altri indagati sono Raffaele Colella, 53 anni, di Marcianise, Yvonne e Daniele La Prova, 43 e 48 anni, di Teano, il 61enne di Grazzanise Ferdinando Visone e Gerardo Campolattano, 63 anni, di Santa Maria la Fossa.

I carabinieri dall’estate scorsa hanno tenuto sotto

controllo i caseifici di Piccirillo e Diana situati tra Vitulazio e la provincia di Frosinone.

La mozzarella veniva realizzata con latte vaccino, molto di più del latte di bufala. Un qualcosa che va contro le regole del consorzio di tutela che chiede, invece, il 100% di latte di bufala per poter ricevere il marchio di qualità.

In questo modo, scrivono dalla procura, Piccirillo, Diana e Caterino avrebbero avuto un importante vantaggio economico, visto il costo molto più basso del vaccino.