I VIDEO CASERTA. Attenzione: non per stomaci deboli. La movida di via Ferrante il giorno dopo

15 Settembre 2024 - 18:40

Vomito, immondizia, batterie di fuochi sparate in mezzo alla strada

CASERTA (p.m.) – Le parole per dire che la città è precipitata in un’anarchia assoluta sono già state tutte dette e non da oggi. Le analisi delle condizioni che hanno portato a questo stato surreale e grave di cose sono state già tutte svolte. Le denunce del costante disordine pubblico, dei continui episodi di inciviltà che avvengono nei fine settimana e degli sconci della malamovida giacciono a centinaia e sostanzialmente ignorate sulle scrivanie delle autorità che dovrebbero intervenire. In una situazione in cui risse e violenze tra teppisti e camorristelli sono continue, fino ad aver dovuto piangere un morto accoltellato – un ragazzo giovanissimo, il cui assassino  è stato condannato ad una pena che tra poco lo vedrà libero per il meccanismo di  benefici penitenziari a cui le comuni coscienze si ribellano e che fanno interrogare a quali fatti atrocissimi sarebbe oggi ipoteticamente legato l’ergastolo a vita se non inflitto neppure per un omicidio deliberato come quello di Gennaro

Leone – non resta che documentare con puntualità quello che avviene, come fa questo giornale.

E questo nella speranza che le autorità pubbliche statali si ridestino prima o poi dal letargo, dal torpore in cui sono precipitate da tempo in questo ambito, come intimorite degli stessi poteri di cui sono investiti a tutela della sicurezza collettiva. Non a caso evochiamo i poteri statali, perché quelli, pure significativi anzi determinanti, attribuiti all’autorità comunale, configurata dal sindaco, dagli assessori delegati e dalla polizia municipale, hanno in sé stessi il limite dei loro possibili interventi. Ossia, sono abituati a guardare ogni cosa nell’ottica dell’interesse elettorale e del consenso politico di parte e subiscono ogni sorta di condizionamento sociale ed ambientale. Dunque, la lobby dei locali pubblici non ci mette niente perché i loro orari notturni siano estesi irragionevolmente al cuore della notte, anche se le persone che hanno la disgrazia di abitare sul posto devono dormire. Oppure, far passare l’idea che possa esser agibile un locale di ritrovo di pochi metri quadrati, che tanto poi nella strada, considerata un’estensione dell’esercizio, si potrà intrattenere chiunque.

E’ anche vero che questa babilonia è generalizzata nell’intero Paese. Che non si riesce più ad imporre il rispetto della legge, come dimostrano i quotidiani episodi di poliziotti e carabinieri che, da tempo intimoriti dalle conseguenze populistiche che subiscono per ogni loro attività e privi di mezzi di intervento efficaci, ormai scappano davanti alla reazione di ogni balordo –a cominciare dagli stranieri, a dispetto della loro condizione di maggiore soggezione – che provano a controllare. Che il sistema penale dimostri ormai una capacità deterrente risibile e che si sono ingarbugliate talmente le norme sindacali e di ordinamento dei corpi di polizia, a cominciare dai vigili urbani, che far svolgere dei turni di servizio notturni e nei giorni festivi, in cui maggiormente avvengono le cose peggiori, è una vera impresa. Ma qualcosa a Caserta ci si dovrebbe e potrebbe inventare, con il coinvolgimento della stessa autorità giudiziaria, che non può continuare a ragionare nei termini dei suoi tempi biblici. La soluzione della fatalistica resa finora scelta, difatti, non potrà che risolversi in episodi sempre più gravi.

Al dunque, ecco cosa i lettori ci hanno segnalato di questo fine settimana.

Sabato mattina, la scena che si è presentata agli occhi degli abitanti di via Franco Ferrante è quella ributtante del video che pubblichiamo, con l’avvertenza di non guardarlo se si ha lo stomaco debole. Naturalmente la nottata è stata nuovamente per loro insonne, in quanto la musica dei locali del posto, che fanno come vogliono, è cessata solo dopo le ore 4.  

A mezzanotte e pochi minuti di oggi, un gruppo di balordi, dopo aver bloccato il traffico in via Settembrini, si è messo a sparare una batteria di fuochi piazzata al centro della strada. Ad uso dei banditi dei boschi di una volta. La persona che ci ha segnalato il fatto ed inviato il video, che pubblichiamo, ci ha detto di aver chiamato telefonicamente il numero di emergenza ma che nessuno ha risposto. Non abbiamo potuto verificare la circostanza, ma se vera, evidentemente doveva esserci un’altra situazione ben grave ad impegnare l’operatore chiamato.