I funerali proibiti del boss Luigi Venosa. Il vescovo Spinillo smentisce: la Diocesi non ha mai dato l’autorizzazione alle esequie in chiesa”
7 Agosto 2018 - 21:36
AVERSA – Il vescovo Angelo Spinillo ha voluto precisre la posizione della Diocesi di Aversa, dopo le accuse formulate dal consigliere regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli il quale ha addebitato proprio alla diocesi l’autorizzazione ai funerali pubblici del boss Luigi Venosa. Non è vero – ha dichiarato il presule – che la Diocesi abbia dato autorizzazioni di questi tipo. Non sarà celebrata l’eucarestia perché il significato di quest’ultima è legata alla discesa dello Spirito Santo su chi la riceve e questo non è possibile per chi si sia macchiato di reati di camorra e di mafia, come ci hanno indicato i papi che su queste posizioni sono stati chiari e perentori. Diverso – continua Spinillo – il ragionamento sulla preghiera che si potrà fare al cimitero insieme ai parenti. D’altronde – conclude Spinillo – esiste un tribunale di Dio che infallibilmente giudica meglio di ogni tribunale terreno”. A questo punto va verificata la notizia del manifesto o del presunto manifesto uscito a San Cipriano. Infatti, se come è stato detto, nello stesso è stata annunciato un funerale pubblico, allora la famiglia ha dovuto pur parlare con un sacerdote. Insomma, la cosa va chiarita meglio.