“Tua moglie è una ‘nzivata, vi sparo”. 38enne e i suoi vicini in guerra per un cortile
31 Ottobre 2024 - 14:45
SAN FELICE A CANCELLO – La procura aveva chiesto la condanna di A.D.L., accusato di atti persecutori nei confronti dei suoi vicini.
Ma il giudice monocratico Meccariello, al termine della requisitoria e dell’arringa difensiva del legale Gennaro Masiello, che ha seguito come difensore il processo assieme all’avvocato Rosa Piscitelli, ha deciso di assolvere il 38enne sanfeliciano.
Forse un cattivo vicino, non un uomo pacifico, ma da qui a definirlo colpevole del reato di stalker, secondo il giudice, ce ne passava.
A pesare anche il fatto che tra l’imputato e la parte offesa, i dirimpettai, c’è stata una lunga storia di minacce legali, toni alti e liti. È stata ripercorsa tutta l’istruttoria dibattimentale, a partire dall’esame delle parti civili, passando per l’imputato ed i testi della difesa.
Nelle udienze si è infatti evidenziato come il rapporto si sia logorato. Il “luogo del contendere” è stato una cortile comune alle abitazioni dell’imputato e delle parti civili e la gestione degli spazi comuni. Il processo vedeva 3 querele sporte dai membri della famiglia vicina di A.D.L., raccontato come un uomo pericoloso, cosa non emersa nel processo