AVERSA. Bando per redigere il PUC a Ferragosto aum aum. Requisiti ridicoli, sarebbe stato meglio metterci già il nome e il cognome
11 Agosto 2018 - 17:11
AVERSA – (g.g.) Secondo voi, quando un’amministrazione comunale non vuol fare sapere a nessuno o vuol far sapere a pochi di un bando per l’attribuzione di un incarico strategico o per l’appalto di un’opera a cui tiene tanto, in che mese o va a pubblicare? Naturalmente nel mese di agosto.
E così è successo in questi giorni per quello delicatissimo relativo alla progettazione del nuovo Puc.
Uno come Carmine Palmiero, consigliere comunale di Noi Aversani, pur essendo relativamente giovane, ha già maturato l’esperienza sufficiente per stabilire il tempo delle proprie vacanze in uno qualsiasi degli 11 mesi dell’anno, ma sicuramente non ad agosto, avendo applicato questa regola aurea di chi vuol sorvegliare seriamente come venga gestita la cosa pubblica, ha scoperto che il bando per la progettazione del PUC (180 mila forse 200 mila euro di compenso, non ricordiamo bene la cifra) è stato pubblicato appunto tra il 31 luglio e il primo agosto e scadrà il 31 agosto.
Chi lo deve conoscere, lo conosce già, l’altro 95% del mondo conosciuto dell’emisfero boreale si trova in vacanza e non crediamo che senta lo stimolo irresistibile di dedicare ore della propria giornata di relax alla consultazione dell’albo pretorio del comune di Aversa.
E allora non rimane che sperare in consiglieri come Carmine Palmiero per provare a capirci qualcosa.
E qui, in questo bando si capisce tanto. Non vi possono partecipare gli ingegneri, di nessun tipo e con nessuna specializzazione (e questa è già una bestialità); semaforo rosso anche per i pianificatori territoriali. E qui siamo di fronte ad una situazione ancora peggiore di quella relativa agli ingegneri. Possono partecipare anche quelli che non hanno avuto mai un’esperienza all’intero di un ufficio di piano, nella redazione di un PUC, in quella di un piano regolatore o in una seria variante di uno di questi ultimi.
Ciliegina sulla torta, porte aperte agli architetti. Con questo quadro di vincoli, anche un architetto appena laureato potrà partecipare e aggiudicarsi il bando.
Noi di queste bagattelle ne abbiamo viste a bizzeffe nella nostra vita professionale. Sarebbe stato molto più serio e coerente, da parte dell’architetto Enrico De Cristofaro, sindaco di Aversa, far scrivere nel bando anche il colore degli occhi, quello dei capelli e il numero di peli per ogni sopracciglia.
Carmine Palmiero promette battaglia. Ha già spedito o sta per spedire degli esposti all’Ordine nazionale degli Ingegneri, al sindaco nazionale dei pianificatori e all’Ordine nazionale degli Architetti.
Non sappiamo se spedirà i suoi esposti anche alla procura della repubblica, ma a nostro avviso, farebbe bene a mandarli.
Naturalmente si è ben guardato dal fare lo stesso per gli Ordini provinciali e regionali di architetti ed ingegneri, dato che ritiene queste espressioni di rappresentanza territoriale condizionabili dalla coppia De Cristofaro-Ronza.