ASL Caserta, e che ne parliamo a fa’. In Italia c’è il vaccino gratis contro la bronchiolite dei neonati. Qui niente, se ne parla a gennaio quando non servirà più
10 Dicembre 2024 - 09:12

L’allarme della pediatra di famiglia Gabriella D’Ambrosio, che racconta delle proteste di alcuni genitori. In Italia l’anno scorso, tremila bambini ricoverato in terapia intensiva e 16 decessi.
CASERTA (gia. gua) – Il 17 ottobre il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo dal titolo “Farmaco antibronchiolite gratis a tutti i neonati”, dopo che la conferenza stato-regioni aveva approvato l’intesa per la campagna di immunizzazione con uno stanziamento di 50 milioni di euro.
Quindi, dal primo novembre, tutti i neonati, in tutta Italia, avrebbero potuto accedere gratuitamente al farmaco contro il virus respiratorio Sinciziale (VRS) che può provocare infezioni gravi come la Bronchiolite e che è la causa più frequente di ospedalizzazione nei neonati e nei bambini nel primo anno di vita.
Ogni anno, nel mondo, il VRS causa la morte di circa 100mila bambini di età inferiore a 5 anni. In Italia, nel 2023, si sono registrati 15mila ricoveri per bronchiolite, di cui 3mila in Terapia Intensiva con – purtroppo! – 16 decessi.
L’anticorpo monoclonale Nirsevimab rappresenta una svolta fondamentale nella profilassi e, se utilizzato in tempo con l’inizio della stagione epidemia, ossia novembre – dicembre, lo avrebbero potuto ricevere tutti i piccoli, a partire da novembre e da quelli nati nei 100 giorni precedenti, ossia da fine luglio. Inoltre, era prevista la somministrazione anche per i bambini fragili con meno di 24 mesi.
Sarebbe stato un successo enorme, capace di impedire i ricoveri di centinaia di bambini in Campania ed a Caserta. Ma la campagna vaccinale doveva iniziare – come detto! – ai primi di novembre.
Ebbene, siamo a metà dicembre e l’Asl di Caserta è al “punto zero”!
Sarebbe bastato coinvolgere i pediatri di famiglia (PLS), dando ad ognuno di loro una ventina di dosi ed a quest’ora sarebbero già stati tutti immunizzati i neonati dal 1 agosto, evitando centinaia di ricoveri. Invece di vincere la sfida della prevenzione, facendo sistema, tutto, insomma, come capita quasi sempre all’Asl di Caserta, si è fermato nelle maglie della burocrazia e la referente della parte pubblica, la responsabile facente funzioni (a proposito, pare che l’Asl di Caserta abbondi di queste figure un po’ mitologiche, mezzo tutto e mezzo niente, ma di questo riparleremo) delle Cure Primarie dell’ASL Caserta Tiziana Ciarambino, rinvia di settimana in settimana l’accordo con i pediatri di famiglia. Accordo che, forse, arriverà per il 20 dicembre, diventando così operativo solo da gennaio, cioé fuori “tempo massimo” in quanto il vaccino doveva essere somministrato dai primi di novembre.
La campagna di sensibilizzazione della Sanofi casa produttrice di Nirsemivab “Togheter against RSV “- Insieme contro l’RSV con il patrocinio scientifico di SIP,SIN,SITI e FIMP si propone di informare le famiglie sull ‘RSV e quest ‘anno “togheter against RSV alza il volume” ha lanciato uno spot radiofonico molto incisivo “Mai più Bronchiolite! Esiste il vaccino! Rivolgiti al tuo pediatra”.
Ma il pediatra, come chiarito dall’Asl Caserta, è impossibilitato ad operare.
A tal proposito abbiamo chiesto informazioni alla dottoressa Gabriella D’Ambrosio, PLS a San Nicola la Strada che ci ha dichiarato: “Considerato che da sempre il picco per il VSR è previsto tra novembre e dicembre, una campagna vaccinale iniziata al momento giusto (cioé ad inizio novembre) avrebbe consentito di proteggere dai rischi tutti i neonati. Invece siamo sul secondo mese di stagione epidemica e nulla ancora si muove in questa ASL, mentre noi pediatri abbiamo avuto già svariati casi di bronchiolite tra i nostri pazienti”.
La pediatra ha aggiunto: “I genitori, essendo spesso venuti a conoscenza di bambini dell’ ambito familiare, vaccinati in altre regioni d’ Italia, chiedono ogni giorno insistentemente notizie ai PLS circa la disponibilità del vaccino e da qualcuno ho ascoltato frasi tipo “se mia figlia non viene vaccinata e si ammala di bronchiolite rischiando anche di morire, di chi sarà la responsabilità”?” Appunto, di chi sarà la responsabilità?“.
Il problema riguarda tutta l’Asl di Caserta. D’Ambrosio fa naturalmente riferimento alla zona distrettuale, la 12, n cui opera “Io – conclude la specialista – come pediatra di famiglia, non avendo ricevuto i vaccini ed impossibilitata ad operare nel mio ambulatorio, invierò al Centro Vaccinale del DS 12 tutti i miei pazienti candidati a ricevere il vaccino ossia i nati dal primo agosto e i fragili con meno di due anni; voglio sperare che almeno lì ci siano le dosi disponibili, e credo che anche i miei colleghi si comporteranno allo stesso modo. Ma si è perso un tempo prezioso ed ora siamo in affanno “
Naturalmente, sarebbe auspicabile che l’Asl di Caserta si facesse viva con una sua nota ufficiale per discutere con noi di CasertaCe di quella che appare, al momento, un serio disservizio, che non può essere derubricato a semplice ritardo.