Qualità della vita, CASERTA perde tre posizioni e scende al 101esimo posto
16 Dicembre 2024 - 11:49
In Campania dietro a Caserta c’è solo Napoli, al 106esimo posto. Un trend negativo preoccupante che evidenzia come non si è fatto nè bene nè abbastanza per migliorare la situazione dell’anno precedente
CASERTA – La qualità della vita a Caserta resta fra le più basse della nazione. La città perde, infatti, tre posizioni nella classifica della Qualità della Vita redatta dal Sole 24 Ore, attestandosi al 101esimo posto della graduatoria su un totale di 107 province.
Bergamo prima città in Italia per qualità della vita. A incoronare la provincia lombarda – che nel 2020, anno nero per il Covid, era al 52/o posto – è l’edizione 2024 dell’Indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani.
Dietro Bergamo- come scrive oggi il quotidiano- anche due habitué del podio: Trento che sale di un gradino rispetto all’anno scorso e Bolzano, che invece fa un salto di dieci posizioni (l’anno scorso era tredicesima). Come negli anni passati le province del Mezzogiorno si concentrano nella parte bassa della classifica: maglia nera è Reggio Calabria. Prima d’ora Bergamo, non era mai stata premiata nella classifica generale, ma era stata incoronata regina dell’Indice di Sportività. Migliora quattro posizioni rispetto al 2023.
L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4/o posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno. Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana.
Le città metropolitane registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12/o posto, Firenze (36/o posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59/o posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58/o posto subito davanti alla Capitale.
Fanalini di coda sono invece Crotone, davanti a Napoli e Reggio Calabria.
Vari aspetti sono stati analizzati dagli esperti del Sole 24 Ore. A cominciare da ‘Ricchezza e consumi‘ dove primeggia Biella. Caserta è al 100° posto ed ‘eccelle’ (si fa per dire) per “Protesti pro capite” dove è 104esima e per ‘Riqualificazioni energetiche’ dove è ultima, 107esima, con appena 33 euro di spesa per abitante mentre Verbano è prima con 233 euro di spesa per abitante.
Nella categoria ‘Affari e lavoro‘ Caserta sale al 66° posto e figura al 2° posto per i numeri contenuti di pensionati ogni 1000 abitanti: sono 117,0 dietro soltanto a Napoli (24° in classifica) che ne ha 103,6. In questa categoria rientra anche il turismo, dove certamente Caserta può contare sul traino della Reggia. Anche se Terra di Lavoro non compare ai primi posto né per ‘Presenze turistiche’ né per ‘Trend delle presenze turistiche (variazione percentuale annua)’ dove invece primeggiano, a sorpresa, Isernia, Frosinone ed Enna.
Per quanto riguarda la categoria ‘Demografia, salute e società‘, Caserta scende al 71° posto ma sono diversi gli indicatori che devono far riflettere. Le note positive sono rappresentate da ‘Indice di dipendenza anziani’ che sarebbe il rapporto tra ultra65enni e 15-64 anni dove Caserta è al primo posto con 29,1 (davanti a Napoli che si attesta a 30,5) mentre è al 4° posto per ‘Indice della solitudine’ cioè le persone sole in percentuale sul totale dei nuclei con il 30,3 e dietro solo a Barletta-Andria-Trani (26,6), Napoli (27,9) e Bari (30,3). Negative invece tante altre voci, a cominciare dalla ‘Speranza di vita alla nascita’: Caserta è ultima con 81,1 numero medio di anni mentre Firenze è prima con 84,7. Caserta è penultima (dietro c’è solo Napoli) per la ‘Mortalità evitabile’ con 25,5 mentre in testa c’è Pesaro con 14,6. Male anche per quel che concerne la ‘Qualità della vita delle donne’ dove Caserta è 104esima con 297,3 mentre Firenze, prima, ha un valore di 706,9.
Caserta è in fondo alla graduatoria anche per quel che riguarda “Ambiente e servizi“. E’ 105esima, davanti solo a Palermo e Reggio Calabria. Ultimissima per ‘Irregolarità del servizio elettrico’ con il valore medio per utente di 7,2 mentre Aosta che è prima ha un valore di 0,7 ma la stessa Avellino, che è giusto davanti a Caserta, ha comunque un valore di 5,7 che è molto più basso di quello di Caserta. Caserta è ultima anche per ‘Illuminazione pubblica sostenibile’ per quel che riguarda punti luce a led in percentuale sul totale nel comune capoluogo.
In calo nella graduatoria anche per quel che concerna “Giustizia e sicurezza“. Caserta è 75esima. Da segnalare il primo posto per ‘Indice di rotazione cause’ cioè procedimenti definiti su nuovi iscritti: il valore di Caserta è 1,45 davanti a Messina (1,23) e Cosenza (1,21) mentre all’ultimo posto c’è Venezia con 0,77.
Nell’indice “Cultura e tempo libero” Caserta risale al 99esimo posto nonostante i pochi lusinghieri 105esimo posto per ‘Indice di lettura’ (le copie diffuse di quotidiani mensili e periodici) con 2,90 mentre Trieste è prima con 23,39; e 103esimo posto per ‘Indice del clima’ con 463,4 peggiore città del Sud e davanti solo a Cremona (461,5), Pavia (454,8), Alessandria (452,3) e Belluno (398,1) mentre in testa c’è Bari con 768,3.
Per quel che riguarda la “Parità di genere” Caserta conferma il poco lusinghiero 104esimo posto, davanti solo a Caltanissetta, Vibo Valentia e Crotone. A penalizzare è la ‘Speranza di vita delle donne’ con 83,4 anni davanti solo a Napoli che si ferma a 83,2 mentre a Trento l’età media è 86,9.
Valutati anche gli “Obiettivi di sviluppo sostenibile“, vale a dire i territori che si avvicinano ai ‘Goal’ di Agenda 2030. Per ‘Istruzione e qualità’ Caserta è in coda per i bambini iscritti agli Asili nido con 1,1 che rappresenta un +0,4% mentre la media è +1,7% con 17,4 e Gorizia è prima con 41,7 (+5,8%). Caserta è lontanissimo dall’obiettivo della “Parità di genere”, appena 105esima (davanti solo a Caltanissetta e Crotone) con 298,4 mentre in testa c’è Milano con 751,8. Sul fronte ‘Salute e benessere’ Caserta è fanalino di coda per la ‘Speranza di vita’ con 81,1 (+0,37%) mentre la media è 83,1 (+0,7%) e al primo posto c’è Firenze con 84,7 (+0,95%). Caserta è 107esima per ‘Acqua, servizi igienico-sanitari ed energia pulita ed accessibile’ con 358,4 mentre Ascoli Piceno è prima con 846,1. Per quanto riguarda ‘Città e comunità sostenibili’, Caserta è ultima in “Riqualificazioni energetiche'” con 33 (-25,07%) a fronte di una media di 113,4 (-8,71%) mentre Verbano è prima con 233 (-5,02%).