MARCIANISE. Azz, Trombetta meglio di Sherlock Holmes. Ha scoperto che il comunicato del csx ce l’ha mandato Dario Abbate. Pensi piuttosto che il suo vice Salzillo si è “pappato” di nuovo le concessioni e nel sacco della città lavorano solo 5 o 6 studi
3 Febbraio 2025 - 18:12
Embè, se è per questo sono andato a magna’ pure alla festa di compleanno di Alberto Abbate. Se mi invitasse, andrei anche a quella del mio amico Giampiero Zinzi, zero sconti da Casertace, ma lui è persona di levatura e certi concetti li comprende. Se mi invitasse lei, signor sindaco, verrei solo a condizione che il mio amico Riccardo porti tre ragazze, altrimenti sa che noia! Scherzi a parte, domandi a Lina Tartaglione, chi essa ritiene il fattore principale della sua sconfitta, le dirà, oggi è sempre, CasertaCe. ABBIAMO ATTACCATO ABBATE PERCHÉ SI È ALLEATO CON ZANNINI, ABBIAMO SCRITTO 1000 articoli con dure critiche nei confronti di Antonello Velardi. Ma Trombetta se lo vuole mettere in testa che noi non guardiamo in faccia neppure a noi stessi? QUESTIONE DI LATINO E DI LATINORUM
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MARCIANISE (g.g.) – Ebbene, sarebbe questione fondamentale quella di aver stabilito chi abbia mandato a CasertaCe un comunicato stampa, peraltro inviato a tutti gli altri giornali di questa provincia. Per il sindaco Antonio Trombetta, è fatto fondamentale della narrazione su Marcianise di questo giornale, quel mittente, da noi inserito distrattamente lì, con un copia e incolla domenicale, e rimosso, potendolo fare invece immediatamente, solo un paio d’ore dopo del momento in cui sono stato avvertito.
Dunque, la circostanza, secondo Trombetta, sarebbe dirimente per interpretare il segno a suo dire fazioso, malato, maligno, specioso.
Ogni tanto, avrà notato, signor sindaco, il sottoscritto e noi di CasertaCe utilizziamo qualche proverbio, tramandatoci della cosiddetta Roma antica, negli articoli, dedicati alle cose della sua Amministrazione. Lo facciamo prima di tutto per alleggerire e depurare l’organismo dalle tante schifezze ultra secolari del politicume coatto, che siamo costretti a ingoiare e a digerire, unico modo che abbiamo per produrre uno straccio di racconto non rituale e non marchettaro della Marcianise di oggi.
Ma lo facciamo anche in suo onore, signor sindaco (sono arci sicuro che lei adora essere chiamato così costi quel che costi), dato che lei dice di conoscere il latino. Alla fine dell’articolo capirà, il motivo di questo invito “a singola tenzone”, ci portiamo un po’ avanti nel tempo con le citazioni. Allora, ecco il guanto, ma si faccia consigliare bene prima da Stravino che ben sa da quali libri e da quali scuole, speculari e amiche a quelle del grande genitore che è stato quello del suo portavoce, proviene il sottoscritto. Io, intanto la sfido a singolar tenzone, a tradurre senza dizionario un qualsiasi brano. Ma non di Giulio Cesare, non di Tito Livio, di Virgilio, sarebbe troppo facile, ma di Lucio Anneo Seneca.
Non c’è vanità né spavalderia nel lanciarle questa sfida, cosa che non ho mai fatto con nessuno in 35 anni di professione, in cui ho lavorato duramente, umilmente, provando a far valere sempre l’evidenza dei fatti e non gli studi effettuati e per tanti spesi sciaguratamente, rispetto alle potenzialità che, bontà loro, mi riconoscevano, in questa “terra caecorum”, porca paletta me n’è uscita un’altra. Non per vanagloria, dunque, ma perché, vedendola all’opera, signor sindaco i miei omaggi, lei ci appare più un utilizzatore del latinorum di manzoniana memoria che del latino vero, quello che stura il cervello, quello che va studiato insieme alla civiltà che lo ha generato e lo ha evoluto.
Se lei fosse un uomo di latino e non uno di quel latinorum, che fa incacchiare finanche il pavido don Abbondio, non avrebbe speso la sua domenica per dimostrare che, udite udite, il comunicato stampa di ieri del centrosinistra me l’ha passato Dario Abbate, addirittura mostrando cotanta prova scientifica di uno screenshot che inchioda, mostrato, come evidenziamo in testa a questo articolo.
Sapesse quanti comunicati mi hanno passato Zinzi, Oliviero, Graziano, lo stesso Zannini, Pino Riccio, Pasquale Salzillo quando c’era Velardi e quante informazioni mi sono arrivate dai suoi diretti collaboratori durante la campagna elettorale terminata con la sua elezione a sindaco, durante la quale, alla luce del sole, ho assunto una posizione di netta avversione nei confronti della sua competitrice Lina Tartaglione e del mio attuale ispiratore non più occulto, in quanto da lei smascherato😂😂😂, Dario Abbate.
Ebbene sì, profondo e come dicono i magistrati, propalo ampia confessione: il comunicato me l’ha mandato proprio lui, Abbate, che fa politica attiva nel centrosinistra, come Lina Tartaglione l’ha passato ad altri giornali.
E questo forse modifica la constatazione oggettiva e mai confutata, replicata, dell’illegale gestione dello sportello unico dell’edilizia da parte del dirigente Angelo Piccolo, a capo, con Pasquale Salzillo … vabbè chiamiamolo così, di un gruppo di interessi consolidati che ha messo, sta mettendo e intende mettere a lungo le proprie mani nella grande mangiatoia dell’edilizia marcianisana?
Il fatto che il comunicato lo abbia mandato Abbate cambia qualcosa con la operazione, ripetiamo e scandiamo sillabando, altrimenti magari non si capisce bene come la pensiamo, il – le – ga – le dell’immobile della famiglia Salzillo in via Gandhi, in questi giorni pateticamente difeso anche all’assessore Stefano Farro, che farnetica di teletrasporti in stile Star Trek di volumetrie abilitanti da un punto all’altro della città, pronunciano delle castronerie che non fanno onore al suo titolo di studio, come dimostreremo domani nella puntata supplementare, che, proprio in conseguenza a queste stupidaggini messe in giro sicuramente da Farro, abbiamo le prove, saremo costretti a fare? Cambia qualcosa, signor sindaco, per il fatto che CasertaCe abbia ricevuto il comunicato da Dario Abbate, relativamente alla illegale (che facciamo, glielo scandiamo di nuovo, dopo aver scritto almeno tre articoli sulle norme che sono state violate?) censura calata nell’albo pretorio digitale sui permessi di costruire attributi, negati e sulle Scia esaminate?
Cambia, per effetto della circostanza di un comunicato passatomi da Abbate, qualcosa nella valutazione dell’operazione di bassissima lega, realizzata con la creazione di un settimo settore, dedicato solo al PNRR, pezzo unico tutto marcianisano tra tutti gli uffici tecnici dei Comuni della provincia di Caserta, che magari hanno creato un’area interna mirata sulle dinamiche del PNRR ma non certo una ripartizione ad hoc per finanziamenti che non dureranno per la vita eterna?
Cambia qualcosa alla luce del furtivo 😂passaggio del comunicato da Abbate a me rispetto al dato di fatto che il gruppo di interesse Salzillo – Piccolo – Colella and family, ingolosendo Zinzi con la possibile candidatura di Pasquale Salzillo alla Regione, si sia ripreso il Sue mettendoci il mansueto Di Caprio?
Cambia qualcosa, signor sindaco, avendo lei appurato che il comunicato stampo l’abbia mandato Abbate a CasertaCe, relativamente allo stato di terrore che serpeggia di nuovo in tanti studi professionali indipendenti della sua città che affrontano gli incontri con i loro clienti privati, temendo che si ripeta quello che è già successo durante i primi mesi della sua amministrazione, ossia il ritiro della documentazione dai loro studi professionali indipendenti, con trasferimento della stessa negli uffici di cinque o sei tra ingegneri e architetti in grado, diciamo, di meglio interpretare, addirittura di diventare (ricorda la leggenda di Romolo e Remo, la storia cominciò tutta ma proprio tutta da una auto divinazione mistica rinnegata? ), dicevamo di diventare le impostazioni e i requisiti tecnici considerati discriminati nella sensibilità dell’allora capo del Sue e che potrebbero ora ritornare ad ispirare l’azione di Andrea Di Caprio!
Cambierebbe qualcosa, dopo aver scoperto il connubio peccaminoso tra il sottoscritto e Dario Abbate, fondato sullo scambio illecito di comunicati stampa😂, nella valutazione su quelle che Casertace, non in cinque righe o nelle dieci dei suoi poverissimi post , ma in cinque articoli densi di norme, non confutare da nessuno della sua Amninistrazione, abbiamo definito delle nefandezze in calcestruzzo, già edificate e su cui noi stiamo lavorando da un mese per trovare, con un esercizio defatigante della parte dell’avvocato del diavolo e dunque in puro spirito liberale, una sola ragione che le renda legittime, sforzando i purtroppo invano, come pure potrà leggere nei giorni prossimi.
E allora via ad un’altra frase ad uso dei fruitori del latimorum: historia magistra vitae. Ma lei, forse, neanche col latinorum è buono. Ma, si è chiesto, signor sindaco i miei ossequi, ammesso e proprio non concesso che possegga l’onestà intellettuale per farlo perché CasertaCe ha dedicato sette anni e circa mille articoli per esprimere fortissime critiche all’operato delle Amministrazioni di Antonello Velardi? Si è chiesto perché, cancellando letteralmente Lina Tartaglione dalla ultima campagna elettorale e mettendo sempre il nome di suo marito come candidato sindaco, dopo aver criticato e attaccati con durezza inusitata e senza sconti Dario Abbate (perché il rapporto personale è un conto, tutt’altra cosa sono le funzioni professionali svolte in un giornale che scriverà sempre per la gente), CasertaCe ha determinato di fatto la sua vittoria per 61 voti di scarto? Glielo spiego per la centesima volta anche se non c’è nessun sordo di chi non vuol sentire, una digressione proverbiale in italiano pure ci vuole qualche volta: perché Velardi, volontariamente o involontariamente, ha favorito, secondo noi, il malaffare. Quei mille articoli contengono più documenti autentici e dimostrativi di tutti quelli custoditi nel British Museum.
Ebbene, anzi, “emmale” la sua Amministrazione, glielo diciamo in base alle cognizioni acquisite per scrivere, “con sudore, sacrificio e passione“, citiamo un nuovo del Napoli scritto da un cantautore partenopeo scomparso prematuramente, quei mille articoli, sta facendo peggio, molto peggio di quella di Velardi, che era comunque un sindaco, un sindaco che, a nostro avviso, sbagliava, ma era un sindaco che decideva. sbagliando ripetiamo secondo. noi, ma che in ogni caso il sindaco lo faceva, pur male, ma lo faceva, a differenza sua che è completamente nelle mani di Pasquale Salzillo, che muove tante pedine attorno a lei, molte più di quanto sempre lei, signor sindaco, lontanamente immagina
Lei, signor sindaco, sta politicamente favorendo in questo modo il sacco della città, dopo aver fatto il ribaltone in Consiglio, prendendosi dalla minoranza prima Pino Riccio e poi ii, che erano esattamente i motivi per i quali questo giornale aveva inchiodato al muro Lina Tartaglione e Dario Abbate, consentendo a lei, non se lo scordi mai, anche se la sua disonestà intellettuale non le consentirà mai di ammetterlo, che ha vinto per 61 voti e non per 6000 voti di scarto, aggiudicarsi le elezioni.
Cosa dobbiamo fare, per come sta amministrando Marcianise, applaudirla per caso? Lei si è dimostrato un sindaco…. “piccolo piccolo” – e qua il nome dell re delle concessioni edilizie fa ottimo. pendant con talune caratteristiche del personaggio interpretato da Sordi, diretto da Monicelli e ispirato da Cerami – che si è dimostrato, fino ad ora, disposto a tutto pur di rimanere in sella. Per cui non ci aspettiamo neppure stavolta una dettagliata replica nel merito, bensì altre stupidaggini, dopo quella di ieri.
Tutti sanno, ma per comodità loro non lo dicono, che il sottoscritto e CasertaCe ascoltano tutti ma non hanno mai assunto una posizione condizionata da alcuno. E sa perché, signor sindaco, i miei omaggi? Perché io, Seneca o non Seneca, sono uno “di latino” , mentre lei è uno di “latinorum” E forse neanche.
Tutto qui.