I NOMI. Eroina, cocaina, crack e metadone. Ras dei casalesi a capo dello spaccio a conduzione familiare
3 Febbraio 2025 - 20:20
In azione i Carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Capua, al comando del capitano Alessandro Saba. L’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP
CLICCA QUI -> https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20
CASTEL VOLTURNO – E’ Nicola Sergio Kader, alias ‘o Mastrone, il destinatario della misura cautelare in carcere e già coinvolto in un’indagine della Dda sugli affari del gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi l’uomo che aveva il compito di gestire lo spaccio di stupefacenti a Castel Volturno.
E’ quanto emerso dall’inchiesta dei carabinieri della compagnia di Capua, guidata dal capitano Alessandro Saba, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato, questa mattina, a 10 misure cautelari, una in carcere, 6 agli arresti domiciliari, un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e 2 divieti di dimora, nei con fronti di altrettanti spacciatori finiti nel mirino degli investigatori.
Da Castel Volturno – con la mediazione di Palmiro Caterino, 53enne di San Cipriano d’Aversa, finito ai domiciliari – la droga sarebbe arrivata ai pusher di Carinola (i fratelli Ivan e Mauro Pulito) e Teano (Antonio e Luca Compagnone, padre e figlio) che si sarebbero avvalsi della collaborazione di Giovanni Mastroianni. Tutti sono finiti agli arresti domiciliari. In particolare, i Pulito si sarebbero rivolti a Kader dopo aver avuto difficoltà con un altro canale di rifornimento a Mondragone per alcuni debiti contratti.
Nel corso delle indagini è stata sequestrata droga, prevalentemente cocaina, il cui valore è stato stimato in circa 20mila euro. Altri tre indagati sono stati destinatari di misure meno afflittive (1 obbligo di firma e due divieti di dimora). Altri due indagati, infine, sono a piede libero.