IL NOME. BANCAROTTA FRAUDOLENTA. Il no della Cassazione, condannato 60enne

5 Febbraio 2025 - 10:15

La Suprema Corte ha confermato la sentenza della Corte d’appello di Napoli: respinto il ricorso dell’imputato

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VILLA DI BRIANO – La settima sezione penale Cassazione, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Pasquale Amodio, 60 anni, contro la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che lo aveva condannato per bancarotta fraudolenta..
La Suprema Corte, nella sentenza depositata la scorsa settimana, in seguito all’udienza del 27 novembre 2024, ha ritenuto che i motivi presentati dalla difesa fossero privi di fondamento. In particolare, il primo motivo, che denunciava
vizi di motivazione nella decisione della Corte d’Appello, è stato giudicato inammissibile poiché non ha saputo confrontarsi criticamente con le argomentazioni dei giudici di secondo grado. Nella sentenza impugnata, infatti, la condotta distrattiva di Amodio era stata riconosciuta con motivazione logica e coerente, evidenziando la sussistenza del reato.
Anche

il secondo motivo di ricorso, incentrato sulla presunta violazione di legge nell’affermazione di responsabilità, è stato rigettato in quanto volto a ottenere una diversa ricostruzione dei fatti, operazione non consentita in
sede di legittimità. La Cassazione ha ritenuto che la Corte d’Appello avesse adeguatamente spiegato le ragioni per
cui la difesa non aveva fornito elementi sufficienti a giustificare la sottrazione della somma contestata.

Con la dichiarazione di inammissibilità del ricorso, la condanna diventa definitiva