BECCATO CON LA PROVA DEL DNA. Le gocce di sangue “fregano” il ladro delle scuole casertane
20 Febbraio 2025 - 11:22
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CASERTA – Quando la notte scorsa ha sentito bussare alla sua porta, il 33enne napoletano non avrebbe mai immaginato che a fargli visita fossero i Carabinieri della Stazione di Vairano Scalo, pronti a notificargli un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il giovane è ritenuto responsabile di furto aggravato e danneggiamento.
L’uomo, con precedenti per reati contro il patrimonio, pensava di averla fatta franca dopo il furto e i danni causati nelle notti tra il 23 e il 24 maggio 2024, quando aveva preso di mira due scuole a Vairano Patenora e Pietravairano.
Le indagini, scattate dopo la denuncia dei dirigenti scolastici, hanno permesso ai militari di raccogliere prove decisive. Durante il sopralluogo, i carabinieri hanno constatato che i ladri erano entrati forzando le porte e manomettendo il sistema di allarme delle scuole. Inoltre, numerose aule e laboratori erano stati danneggiati, e un hard disk del sistema di videosorveglianza era stato rubato.
Ad attirare l’attenzione degli investigatori sono state le tracce ematiche rinvenute sulla porta di ingresso di uno degli edifici e sull’armadio della sala multimediale. I campioni di sangue sono stati inviati ai laboratori del RACIS RIS Carabinieri di Roma per l’analisi del DNA. I risultati hanno rivelato un profilo genetico che, dopo il confronto con le banche dati, ha portato all’identificazione univoca del 33enne.
Le indagini dei carabinieri proseguono, con l’obiettivo di identificare eventuali complici.