OMICIDIO MAGRINO. Il sindaco vieta la sepoltura gratuita: “Ho applicato la legge”
12 Maggio 2025 - 10:19

“Perché dovrei autorizzare il seppellimento gratuito di un non residente che ha commesso reati?” – così il primo cittadino
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CELLOLE – Controversia per la sepoltura di Luigi Magrino, ucciso lo scorso 28 aprile presso un distributore di carburanti lungo la Domiziana, a Mondragone, tra i familiari e il primo cittadino di Cellole, Guido Di Leone a seguito della richiesta, da parte della famiglia, di una sepoltura gratuita nel cimitero comunale di Cellole, invito che il sindaco ha deciso di respingere.
Le parole del primo cittadino non hanno lasciato spazio a dubbi: “Premesso che mi sono ritrovato in un momento di imbarazzo – ha spiegato Di Leone – la mia sensibilità al lutto mi ha portato a provare dispiacere per la vittima e la sua famiglia. Ma allo stesso tempo ho sentito forte il mio senso di responsabilità nei confronti della mia città e della legge, perché chi fa il sindaco è prima di tutto un uomo dello Stato”.
Il sindaco ha poi motivato la sua decisione: “Ho riflettuto, sulla foto in cui Magrino è ritratto mentre bacia boss mafiosi – il riferimento va ad un nostro articolo – (CLICCA E LEGGI) sulla pubblicazione di foto di Michele Zagaria come se fosse un eroe, invece era il boss del Clan dei Casalesi, sull’osannare persone che hanno portato vergogna ai nostri territori, hanno rovinato famiglie, creato malattie e seminato illegalità – ha aggiunto Di Leone – e su un uomo che camminava armato. Perché dovrei autorizzare il seppellimento gratuito di un non residente che ha commesso reati?”
Il primo cittadino ha quindi chiarito di aver comunicato alla famiglia della vittima che, se avessero voluto seppellirlo a Cellole, avrebbero dovuto seguire la procedura ordinaria, acquistando il loculo “come tutte le persone oneste e normali fanno.”
“Il mio nome non sarà mai accostato ad atti del genere o situazioni di questo tipo – ha concluso Di Leone – Rinnovo comunque le condoglianze alla famiglia, ma sentivo il dovere morale e istituzionale di informare la mia città”.