DIRITTO ALLA SALUTE negato in provincia di Caserta. Massimo Rossi lancia l’associazione in difesa dell’articolo 32 della Costituzione

12 Maggio 2025 - 20:33

Tema importantissimo, che rattrista le giornate di decine di migliaia di casertani, seguiremo l’iniziativa. Si parla già di una raccolta di firme..

CASERTA (G.G.) – La politica del fare non è una frase stupida ma sicuramente è istupidita dall’uso e dall’abuso che ne fanno tanti politici che poi si comportano esattamente al contrario. D’altronde molti di loro non concepiscono culturalmente il concetto della laboriosità, del lavoro apprestato a favore dei cittadini.
Hanno la coscienza sporca e dunque se ne escono con questa cretinata della politica del fare che si traduce, puntualmente nella “polita del fare i cazzi loro”.
Nel tempo presente sarebbe già un fatto importante che i politici si occupassero seriamente e dunque non solo con un paio di comunicati stampa usa e getta, magari aiutati dal “signor Wikipedia”, di questioni che toccano la vita, la pelle, i pensieri, le preoccupazioni della gente comune, dei cittadini che hanno un nome, un cognome non destinati a conquistare nemmeno per una volta la vetrina di una minima notorietà.


E allora, quando incrociamo l’eccezione, ancora una volta rappresentata a Caserta da Massimo Rossi, uno che ha militato da militante – il gioco di parole è voluto – hai sempre l’impressione di alimentarti, di giovarti con una boccata di ossigeno.

Destra, sinistra, centro. Una volta erano delle categorie della politica, posizionamenti legati a ideali e ad ideologie a un modo di vedere la vita e il mondo. Oggi basta assumere un’iniziativa che non parli di poltrone, di correnti, di spartizioni, di appalti e di assunzioni “pezzottate” per essere diverso, non necessariamente adattato al ciarpame comune e troneggiante. E allora, lode a Massimo Rossi e alla sua iniziativa di costituire e di lanciare l’associazione in difesa dell’articolo 32 della Costituzione, quello che tutela la salute, così recita la Carta costituzionale “come fondamentale diritto dell’individuo e (come) interesse della collettività”.

L’articolo 32 della Costituzione italiana “garantisce cure gratuite agli indigenti.” e qui ci inseriamo già noi con una breve chiosa. Oggi, un indigente ma anche un cittadino con un reddito accettabile non si vedono garantito il rispetto di questo supremo diretto costituzionale. Perchè se si recano ad un CUP, gli fisseranno una visita ambulatoriale, se gli gira bene a 6-7 mesi di distanza. Tornando alla lettera dell’articolo 32, “nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto dalla persona umana”.

Ci risulta che Massimo Rossi conoscitore della militanza, interprete di una politica movimentista, orizzontale costruita con la gente e in mezzo alla gente, stia già preparando una raccolta di firme per le tante cose che oggi, in provincia di Caserta, si configurano senza se e senza ma come la negazione palmare del diritto alla salute. Fatti di cui abbiamo scritto anche noi tante volte in CasertaCE, l’attuale governatore Vincenzo De Luca, il pifferaio che ha rincoglionito i campani, imponendosi a loro come un grande showman e non certo come un leader di un governo regionale che pensa realmente ai cittadini, è il maggior colpevole.

Avremo modo, semmai, ascoltando direttamente Massimo Rossi, di entrare nella carne viva dei problemi che rendono tante volte tristi le giornate dei cosiddetti cittadini comuni.