Karate. L’Italia del kumite maschile conquista l’oro: protagonisti i fuoriclasse della Campania

12 Maggio 2025 - 16:55

Crescenzo, Maresca, De Vivo e Fiore: il poker campano trascina l’Italia sul tetto d’Europa, superando la Croazia 3-2 in una finale al cardiopalma.

NAPOLI (Pietro De Biasio) – L’Inno di Mameli risuona, di nuovo. L’Italia maschile del kumite è Campione d’Europa per il secondo anno consecutivo. Ma se c’è un’anima che pulsa forte dentro questa impresa è quella campana. Sì, perché nel cuore della squadra che ha trionfato nella bolgia del Karen Demirchyan Sports Complex ci sono quattro ragazzi cresciuti tra il Vesuvio e i tatami di provincia, capaci di scrivere un’altra pagina d’oro per il karate azzurro. Angelo Crescenzo, Luca Maresca, Daniele De Vivo e Matteo Fiore.

Quattro nomi, quattro storie diverse, un solo cuore. A Yerevan, insieme a Martina, Marino e Avanzini, hanno composto il sette d’assalto che ha battuto la Croazia per 3-2 in una finale che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera delegazione italiana. Una vittoria di squadra, certo, ma anche una celebrazione dell’eccellenza tecnica, mentale e caratteriale di una regione, la Campania, che continua a produrre talenti a ciclo continuo. E se la squadra ha brillato, De Vivo ha sfiorato la doppietta individuale.

Il karateka cresciuto nello storico Shirai Club San Valentino Torio del maestro Antonio Califano, oggi in forza alle Fiamme Azzurre, ha lottato come un leone nel torneo individuale, arrendendosi solo nella finale per il bronzo contro il kosovaro Maliiqi per 5-4. Una medaglia sfumata per un soffio, ma un cammino che conferma la statura internazionale dell’atleta salernitano. Crescenzo (-60 kg, Esercito), campione del mondo 2018, ha iniziato bene battendo il serbo Djurdjic (3-2), ma è stato poi beffato per senshu dal bielorusso Kashyrski sull’1-1. Un’uscita di scena amara, che non cancella la qualità di un atleta simbolo del karate italiano.

Maresca (-67 kg, Fiamme Oro), carisma da vendere e una carriera costellata di medaglie, ha superato O’Sullivan ma si è dovuto arrendere a Dulovic, che non ha poi consentito il ripescaggio. Fiore (-84 kg, Fiamme Gialle), iridato nel 2023, ha visto finire il suo torneo al primo turno contro l’ungherese Botos (4-3): una sconfitta che brucia, ma anche un punto di partenza per tornare a dominare. Se i ragazzi hanno scritto l’impresa a squadre, Erminia Perfetto ha conquistato una medaglia individuale che vale oro.

L’atleta puteolana, nella categoria -50 kg, ha superato avversarie di livello altissimo fino alla finale, dove ha ceduto solo alla fuoriclasse turca Coban. Un argento meraviglioso che porta ancora una volta il nome di Pozzuoli e della Campania sul podio europeo. Anche nel kata c’è una pennellata campana: Alessandro Iodice ha contribuito al secondo posto dell’Italia maschile, battuta di un soffio dalla Spagna (42.70 a 42.40) dopo un’esecuzione da brividi del kata Sochin. Una medaglia d’argento che vale il biglietto per il futuro. Oggi la Campania festeggia, e lo fa da protagonista.