SCIOGLIMENTO CASERTA. C’è un Dresia che lavora al comune e ha in mano anche il parcheggio davanti all’Ufficio Anagrafe: dominio degli amici di Carlo Marino
14 Maggio 2025 - 13:03

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Anche Luigi Belvedere, nipote di Salvatore e figlio di Adelina Dresia, ha gestito l’area di sosta alla Caserma Sacchi, prima di darsi alla latitanza, a seguito della condanna per narcotraffico. I rapporti familiari con esponenti del clan Mazzara di Cesa messi nero su bianco nel dpr. Ovviamente, solo su CasertaCe troverete tutta la traduzione degli omissis, presenti nella relazione
CASERTA – Chi in questi anni ha letto CasertaCe conosce benissimo la storia del parcheggio Pollio, nel parcheggio interrato di Piazza IV novembre, quello sovrastato dal monumento ai caduti.
E conosce benissimo i rapporti tra la famiglia Dresia, legata da un vincolo parentale con i Mazzara di Cesa, gruppo storico del clan dei Casalesi,
Su queste storie, che, ripetiamo, avete già potuto leggere sul nostro canale, ci torneremo ma vogliamo approfondire un’altra vicenda che la commissione d’accesso ha inserito nella relazione che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni criminali del comune di Caserta. Nel documento firmato dalla prefetta Lucia Volpe, si fa riferimento ad un terzo parcheggio, sempre gestito dalla famiglia Dresia.
Si tratta del parcheggio privato ex Park Sacchi, situato dinanzi alla caserma sacchi, ovvero all’ufficio anagrafe decentrato del comune di Caserta.
Secondo quanto scoperto dal comando provinciale dei carabinieri, l’area, di proprietà privata, è stata ceduta in comodato d’uso proprio a componenti della famiglia Dresia.
Per almeno sei anni, finché non è iniziata la sua latitanza, il parcheggio sarebbe stato gestito da Luigi Belvedere, il narcotrafficante latitante per cinque anni, figlio di Angelina Dresia.
Secondo sempre quanto emerge dal dpr sullo scioglimento, ad essere ora “l’effettivo gestore” del parcheggio è ancora un Dresia che, a causa di una folle commistione tra pubblico e privato, sarebbe anche dipendente del comune di Caserta.
In pratica, mentre lavora all’ufficio Anagrafe, questo Dresia resterebbe negli affari di famiglia, gestendo anche il parcheggio dinanzi all’ufficio che, basta andarci una volta, è necessario, importantissimo, visto che chi deve passare in quelle stanze del comune quasi per forza dovrà lasciare la macchina lì, pagando 2.50 euro per il ticket.
Ora, questione nome. Noi sappiamo che c’è un solo Dresia, ovvero Salvatore Dresia, quale dipendente del comune di Caserta. Inizialmente attivo nel reparto della polizia municipale, sarebbe stato trasferito proprio all’ufficio Anagrafe. E crediamo di fare un servizio anche a Salvatore Dresia che, pur non avendo alcuna situazione pendente, è citato nel dpr.