SCIOGLIMENTO CASERTA. Carlo Marino si giustifica sulla “comunione” tra i lavori a casa sua e quelli di via Carcas del camorrista Luciano Licenza. Ma le sue parole non convincono per nulla e vi spieghiamo il perché
17 Maggio 2025 - 13:34

Ricordiamo, per chi non lo sapesse ancora, che Licenza è stato condannato per associazione di stampo mafioso per aver partecipato, nella consapevolezza della rilevanza causale del proprio apporto, al clan dei Casalesi e, in particolare, al gruppo comandato da Michele Zagaria, dal 2001 al 2013. A nostro avviso, ci permettiamo sommessamente di obiettare la tesi dell’ex sindaco, Licenza è stato volutamente schermato prima nei lavori pubblici di via Carcas, nei quali è entrato a pieno titolo nel momento in cui ha acquistato la Edil Idea, poi nei lavori privati a Casa Marino che ha indotto finanche la paludata prefettura di Caserta ad utilizzare la classica deduzione logica: non poteva non sapere
CASERTA (g.g.) – Uno dei punti più delicati contenuti nel decreto a firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riguarda i rapporti tra la famiglia di Luciano Licenza, riferimento stabile del boss Michele Zagaria, già condannato in primo grado e “vittima” di una confisca dei suoi beni da parte dello Stato da 4 milioni di euro, e l’ex sindaco di Caserta, Carlo Marino.
L’ex sindaco Marino ha replicato che la società da lui utilizzata per la ristrutturazione della propria villa di Puccianiello, realizzata con i crediti del decreto superbonus, è diversa da quella che si è aggiudicata i lavori, base d’asta 700 mila euro, per il collegamento viario tra via Volta e via Carcas.
Prendiamo atto, ma con spirito liberale esprimiamo il nostro punto di vista che poi, in realtà, è il punto di vista della Guardia di Finanza, accolto in un passaggio del dpr che così recita:
“[…] incaricata dell’esecuzione dei lavori sull’immobile di proprietà della famiglia del predetto OMISSIS sito in Caserta – frazione OMISSIS – via OMISSIS n. OMISSIS (peraltro indirizzo coincidente con il domicilio fiscale e la residenza
del OMISSIS), ha poi subappaltato gli stessi lavori proprio alla OMISSIS s.r.L per un importo di € OMISSIS.“
In poche parole, la ditta appaltataria di via Carcas, ossia la Edil Idea, è stata rilevata da Cipriano Licenza, genero della sorella di Michele Zagaria e figlio di Luciano. Con questo acquisto è divenuto gestore dei lavori. Ciò accadeva contestualmente ai lavori privati nella casa di Carlo Marino, affidati ad una ditta a noi nota che ha poi subappaltato, nell’accezione che questo termine ha comunque per lavori privati finanziati dal pubblico danaro, come nel caso del sismabonus, all’impresa della famiglia Licenza.
Insomma, a nostro avviso, i Licenza sapevano benissimo chi fossero e quanto fosse imbarazzante il loro cognome. Per cui, da un lato si sono fatti schermo con la Edil Idea, che poi hanno comprato, fregando anche noi perché, spossati economicamente dal numero di visure che siamo costretti a fare, non abbiamo estratto quella contenente la nuova compagine della Edil Idea, oggi Codera srl; dall’altro lato, a casa di Carlo Marino, si sono fatti schermo con un’altra società.
Ora, tutto è possibile nella vita, anche che 3/4 di Caserta e noi per primi abbiamo sbagliato tutto nella valutazione della genetica politica e la genetica tout court di Carlo Marino, trattandosi di un uomo probo, lineare ed onestissimo. Però, scusateci se siamo fatti un po’ male e dunque siamo malfidati. L’idea che Carlo Marino non conoscesse l’operazione di acquisto della Edil Idea da parte della famiglia Licenza e allo stesso tempo non avesse capito nulla di cosa gli succedesse in casa sua, relativamente al subentro – lo scrive la Guardia di Finanza, non noi – del gruppo imprenditoriale dei Licenza nei lavori del superbonus, beh, ci sembra un tantino difficile da porre nell’alveo delle possibilità, seppur remote.
Meno liberale di noi che siamo, notoriamente, gente che parla a bassa voce (😂😂😂), è stato il ministero degli Interni, in questo caso rappresentato dalla prefetta di Caserta, Lucia Volpe, che, assorbendo il lavoro della commissione d’accesso, ha scritto testualmente:
“Inoltre, nella citata nota, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha anche evidenziato che, nell’atto di notifica preliminare di inizio lavori, previsto dall’art. 99 del Testo Unico sulla Sicurezza (D.lgs. 81/2008), presentato all’Ispettorato del Lavoro di Caserta dall’architetto OMISSIS con pec in data 22.11.2028, in relazione al cantiere”
pressò l’abitazione del OMISSIS (Marino, ndd.), figura lo stesso OMISSIS (Marino, ndd.), non solo come committente, ma anche come responsabile dei lavori.AI riguardo, si osserva che il responsabile dei lavori, ai sensi dell’art. 90 DLgs. n.81/2008, ha l’obbligo di verificare, tra l’altro, la regolarità delle documentazione di | cantiere e, in particolare, l’idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, Ne discende che, nel caso in esame, OMISSIS, nella specifica veste di responsabile dei lavori, non può non aver avuto contezza che l’impresa esecutrice degli stessi lavori fosse proprio la OMISSIS srl.“