Fratta Na’ Corsa, show targato International Security: Latam e Naddeo alzano le braccia nella 10ª edizione

19 Maggio 2025 - 16:30

In 1472 al traguardo nella classica di Frattamaggiore: sport, prevenzione e solidarietà con la madrina Annalisa Minetti, il presidente Alborino, la regia della Podistica Frattese e i rilevamenti firmati Pizzano – Gare Podistiche.

FRATTAMAGGIORE (Pietro De Biasio) – Quando lo sport corre veloce, non lo ferma più nessuno. Non lo ferma il tempo, non lo fermano le difficoltà, non lo fermano le mode passeggere. E nemmeno le nuvole, che domenica 18 maggio hanno provato a farsi minacciose sopra i tetti di Frattamaggiore. Ma poi si sono fatte da parte, lasciando spazio alla luce, ai colori, e soprattutto al popolo dei runners, che si è stretto attorno alla decima edizione della «Fratta Nà Corsa».

Una giornata di festa e di sport autentico, quello fatto di fatica vera e sorrisi sinceri, con 1472

atleti classificati sul traguardo secondo l’ordine ufficiale curato da Pasquale Pizzano per Gare Podistiche, di cui 1300 uomini e ben 172 donne. Numeri che contano, ma che da soli non bastano a raccontare lo spessore umano e sociale di questa manifestazione, sempre più radicata nel calendario campano. Quest’anno la «Fratta Nà Corsa» è andata oltre la semplice gara. È diventata un inno alla resilienza femminile, tingendosi simbolicamente di rosa per lanciare un messaggio di solidarietà e vicinanza a tutte le donne che stanno attraversando momenti difficili. Donne coraggiose, spesso invisibili, ma che lo sport, quando è fatto bene, sa celebrare e sostenere.

Emozionante, in tal senso, la presenza della madrina Annalisa Minetti, artista, sportiva paralimpica e simbolo vivente di come i limiti, spesso, siano solo nella testa. La sua voce, il suo esempio e la sua umanità hanno impreziosito una manifestazione già ricca di significati. Un ringraziamento va anche al sindaco Marco Antonio Del Prete, sempre attento a coniugare sport e territorio, e al presidente della Podistica Frattese, Antonio Alborino, vero regista operativo di un evento curato nei dettagli, vissuto con entusiasmo dalla cittadinanza e dai numerosissimi atleti presenti. Sul piano agonistico, la gara maschile ha offerto un copione tanto atteso quanto spettacolare.

A spuntarla è stato Abdellah Latam, atleta esperto e di grande personalità, che ha corso con la testa e con le gambe. Dopo una prima fase di studio, ha preso l’iniziativa e piazzando una progressione secca che ha fatto la differenza. Il suo 29’20” sui 9,9 km del tracciato cittadino non lascia spazio a dubbi. È stato il più forte, il più regolare e il più brillante nel finale. Alle sue spalle i compagni di squadra Hicam Boufars (29’33”) e Yassine Zaki (29’48”) hanno completato il podio, regalando alla International Security un tris di prestigio. Tra le donne, applausi convinti per Annamaria Naddeo della Running Club Napoli, che ha portato a casa una vittoria meritata e costruita con una condotta impeccabile. Partita con prudenza, ha mantenuto un passo costante e, soprattutto, non si è mai fatta prendere dal panico nei momenti delicati. Il suo 35’45” è un crono importante, specie su un percorso come quello di Frattamaggiore, che alterna rettilinei veloci a curve secche e qualche tratto nervoso.

Dietro di lei ha provato a ricucire Aurora Ermini (Lazio Atletica – 36’08”), mentre il terzo posto è andato a Francesca Palomba della Caivano Runners (37’01”), che ha confermato il suo ottimo stato di forma in questa fase della stagione. Ma al di là dei podi e dei cronometri, ciò che resta è l’immagine di una città intera in movimento. Frattamaggiore ha corso con il cuore, lungo strade trasformate per un giorno in una pista popolare, dove ognuno, dal top runner al semplice appassionato, ha trovato il proprio spazio. Il percorso cittadino, ormai collaudato, ha dimostrato di essere veloce ma selettivo. E la macchina organizzativa della Podistica Frattese ha funzionato con puntualità ed efficienza, offrendo un servizio degno di manifestazioni di caratura nazionale.

Molti atleti hanno migliorato il proprio personale, altri hanno semplicemente goduto della giornata. Ma tutti, nessuno escluso, hanno portato qualcosa a casa. Un’emozione, un abbraccio, una fotografia, o anche solo la consapevolezza che lo sport, quando è pulito, aperto e partecipato, ha un potere straordinario. Dieci edizioni sono tante, soprattutto per una gara su strada che nasce e vive nel tessuto di una comunità. La «Fratta Nà Corsa» ha saputo crescere anno dopo anno, grazie alla passione degli organizzatori, al sostegno delle istituzioni e alla risposta continua degli atleti. Ma più ancora dei numeri, a colpire è la capacità di trasmettere valori: il rispetto, la solidarietà, l’inclusione. E in questa decima edizione, questi valori si sono visti tutti. In ogni incitamento lungo il percorso. In ogni abbraccio al traguardo. In ogni atleta che ha scelto di esserci.