Rapina in villa finisce in un bagno di sangue: imprenditore spara a ladri partiti dal Casertano. UN MORTO E UN FERITO GRAVE
25 Giugno 2025 - 19:17

FRANCOLISE – Un tentativo di furto in una villa isolata del Cilento si è concluso con esiti drammatici. Il cadavere di un giovane albanese, coinvolto nella rapina, è stato rinvenuto nei pressi di un podere in località Limazzo, a poca distanza da un campo sportivo. Il corpo, avvolto in un sacco e nascosto nella vegetazione, è stato scoperto nel pomeriggio di ieri, segnando una svolta decisiva nelle indagini.
Il giovane, 25 anni, residente a Francolise come gli altri membri della presunta banda, sarebbe stato colpito mortalmente durante il furto, scoperto dal proprietario dell’abitazione, un imprenditore edile di 58 anni. Secondo la ricostruzione fornita agli inquirenti, l’uomo, in possesso regolare di un fucile da caccia, avrebbe aperto il fuoco dopo aver sorpreso i ladri all’interno della casa. Durante un lungo interrogatorio presso la Procura di Vallo della Lucania, ha confessato di aver nascosto il corpo, indicando lui stesso il luogo in cui era stato occultato.
La vicenda, sin da subito apparsa delicata, si complica ulteriormente sul piano giudiziario. L’imprenditore rischia ora un’imputazione per omicidio e occultamento di cadavere. Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti i carabinieri e il procuratore capo Francesco Rotondo, che ha seguito personalmente le operazioni di recupero e i rilievi.
Nel frattempo, uno dei complici, anch’egli albanese, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli, mentre il terzo membro del gruppo è ancora ricercato. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per chiarire dinamiche e responsabilità, con l’ausilio di testimoni e accertamenti balistici.
Tensione e commozione hanno accompagnato l’arrivo dei familiari del giovane deceduto. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, dove sarà effettuata l’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria.