GUARDA IL VIDEO. Fuochi pirotecnici per il matrimonio tra Vincenzo Bidognetti e Rosa Spino, imparentata con i Tessitore “Settepistole”. I vigili urbani stanno lì e approvano, nonostante l’ordinanza che li vieta
1 Luglio 2025 - 14:14

Sono stati uniti in matrimonio civile, manco a dirlo, dalla consigliera comunale Antonella Oliva, figlia del costruttore Vincenzo, attivo nel cantiere di una delle palazzine sequestrate alla famiglia Tessitore, con soggetti coinvolti nella criminalità organizzata. Per quanto riguarda lo sposo, anche lui, come “buona regola” della famiglia di Cicciotto ‘e mezzanotte, ha vissuti momenti giudiziari complessi. Poi, la questione dei due bar
GRICIGNANO D’AVERSA – Una giornata felice per la famiglia Tessitore, dopo i tanti patemi subiti negli ultimi mesi a seguito del lavoro della polizia di Stato, la quale ha segnalato gravi abusi edilizi nei palazzi che ne ospita i componenti.
Si sa che i Tessitore, anzi, alcuni di loro sono coinvolti in serissime indagini di camorra. Qualcuno è pregiudicato e, insomma, è una famiglia molto discutibile sul piano giudiziario e dei carichi pendenti, tra l’altro ben conosciuta dai magistrati della DDA che, magari, un’occhiata la stanno dando rispetto a ciò che succede a Gricignano.
Stamattina sono state celebrate esposte le pubblicazioni di matrimonio tra Rosa Spino, cognata di Francesco Tessitore detto Ciccio ‘a minacc, alias anche Settepistole, e Vincenzo Bidognetti, un nome che rappresenta l’area nobile, i VIP del clan dei Casalesi.
Particolare non insignificante è che tale matrimonio è stato celebrato non dal sindaco Vittorio Lettieri, bensì dalla consigliera comunale Antonella Oliva la quale, alle ultime elezioni, ha ricevuto un cospicuo responso in termini di voti, oltre 400, ed è la figlia di Vincenzo Oliva, il costruttore che, cartelli di cantiere alla mano da noi pubblicati, sta dentro alle opere riguardanti la ristrutturazione di una delle palazzine appena sequestrate, sempre a seguito del lavoro della polizia di Stato, appartenenti alla famiglia Tessitore (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO).
Per carità, tutti hanno il diritto di sposarsi – e ci mancherebbe – e se la consigliera Oliva è un’amica così stretta della sposa o della famiglia Tessitore, tanto da celebrarne le nozze, nulla si può dire al contrario. Anche se, sul piano della mera opportunità, noi ribadiamo il concetto sul tratto opaco e, per l’appunto, inopportuno, dei rapporti tra una famiglia fortemente connessa alla criminalità e una consigliere del comune di Gricignano d’Aversa.
Detto questo, va sottolineato che Vincenzo Bidognetti, oggi 40enne, ha compiuto degli errori in passato, in quanto è stato coinvolto in inchieste di camorra che portarono al 2018, quando aveva 33 anni, ad una richiesta di condanna da parte di un pm della DDA a dodici anni di reclusione. I nostri archivi, e lo diciamo a garanzia di Bidognetti che, tramite il suo avvocato potrà renderci edotti dell’esito, non sono riusciti a far emergere l’esito della sentenza, mentre risale al dicembre 2021 la decisione della Cassazione di ritenere inammissibili i ricorsi degli avvocati imputati nel processo, tra cui c’è anche Vincenzo Bidognetti.
Di qui si può ritenere che questi sia stato condannato sia in primo che in secondo grado, altrimenti perderebbe di senso l’ipotesi del ricorso di Cassazione. Le immagini della cerimonia sono state pubblicate in Facebook da Rita Bidognetti, presumibilmente sorella di Vincenzo Bidognetti.
Un ultimo passaggio va dedicato ai bar ascrvibili ugualmente alla famiglia Tessitore. Il primo versa in una situazione strana. Quello di proprietà della signora Filomena Bianchi è chiuso dal lato centrale, zona municipio, mentre è aperto nell’ingresso secondario. Esiste un’ordinanza comunale, datata 17 giugno, che obbliga il bar alla chiusura. Vabbè, controlleremo. Per quanto riguarda il secondo bar, gestito dalla sposa, dinanzi alla scuola Santagata, sarebbe stato oggetto di controlli relativi al rispetto delle leggi urbanistiche.
Come è usuale in certi ambienti, sono partiti i fuochi d’artificio all’uscita dal municipio. Una circostanza che ha fatto storcere il naso a molti, visto che da un anno il comune di Gricignano, con l’ordinanza 39 del 2024, ha espressamente vietato sul territorio cittadino l’utilizzo di fuochi pirotecnici.
E che questo avvenga davanti alla casa comunale, luogo dove l’ordinanza è stata firmata, alla presenza in piazza di componenti della polizia municipale, dinanzi ad una consigliera, la citata Oliva, e forse anche davanti al sindaco o comunque nella piazza sulla quale la sua stanza affaccia, ha lasciato molti gricignanesi a dir poco interdetti.
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