Duplice omicidio di camorra: annullata la condanna la boss Enrico Martinelli. Ma nulla è deciso: si ritorna in Appello
12 Luglio 2025 - 10:55

CASAL DI PRINCIPE – La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna all’ergastolo inflitta a Enrico Martinelli, ritenuto esponente di spicco del clan dei Casalesi, accusato del duplice omicidio di Domenico Apuzzo e Salvatore Natale, avvenuto nel dicembre 2003 nella frazione Brezza di Grazzanise.
La decisione è arrivata dalla prima sezione penale, presieduta da Giuseppe Santalucia, che ha accolto il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato, rilevando vizi nella motivazione della sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise d’Appello di Napoli.
Secondo quanto emerso nel processo, Martinelli avrebbe avuto un ruolo di primo piano nell’agguato, in concorso con Vincenzo Schiavone (alias “Petillo”), Pasquale Spierto e Francesco Schiavone (alias “Cicciariello”), quest’ultimo indicato come mandante dell’azione. I tre coimputati sono stati condannati a 20 anni di reclusione.
Le vittime, Apuzzo e il cognato Natale, furono sorprese mentre si recavano al lavoro nei campi e uccise con un fucile a pallettoni e un kalashnikov. Il movente, secondo gli investigatori, sarebbe riconducibile a presunte ritorsioni interne al clan per una serie di incendi dolosi che avevano colpito aziende agricole della zona, tra cui una riconducibile allo stesso Martinelli.
Il ricorso ha messo in discussione l’attendibilità delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia, ritenute dalla Cassazione “de relato”, ovvero apprese da terze persone non sentite o non confermanti direttamente i fatti contestati.
La sentenza è stata quindi annullata e il caso rinviato a una nuova sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, che dovrà riesaminare il procedimento, anche attraverso nuove audizioni di coimputati e altri soggetti a conoscenza dei fatti.