Corri Marcianise 2025, ultime chance per assicurarsi il pettorale per la quindicesima edizione
24 Agosto 2025 - 08:35

Gara pianeggiante e tecnica firmata Asd Podistica Marcianise del presidente Rosato. Iscrizioni aperte fino all’11 settembre e ultimi pettorali per testare la condizione autunnale
MARCIANISE (Pietro De Biasio) – Ultimi pettorali disponibili. È questo il primo dato da sottolineare quando si parla della «Corri Marcianise», in programma domenica 14 settembre. Le iscrizioni si chiuderanno a quota 800 atleti e il limite a tre settimana dallo start è ormai vicino. Chi non vuole restare fuori deve sbrigarsi, perché non sono previste deroghe.
La manifestazione organizzata dall’Asd Podistica Marcianise, sotto la guida del presidente Biagio Rosato, ha ormai trovato una precisa collocazione nel calendario autunnale. Inoltre, settembre è tradizionalmente il mese in cui l’attività agonistica vive una nuova fase. Le gare autunnali diventano l’occasione perfetta per testare la condizione dopo i carichi estivi o per impostare un programma in vista delle mezze maratone e delle maratone d’autunno. Dal punto di vista climatico, l’appuntamento di Marcianise arriva nel contesto ideale: temperature più miti, umidità meno opprimente e possibilità di correre a ritmi regolari.
Per molti atleti, la gara podistica di 10 km rappresenta un banco di prova pedagogico e fisiologico: test di soglia lattacida per chi prepara gare più lunghe; occasione di rifinitura per chi invece si concentra sulla pista. Un evento che non ha nulla da invidiare a molte gare blasonate: tracciato omologato, cronometraggio elettronico «BibTag» a cura di «Evodata» di Pasquale Pizzano, logistica semplice ma funzionale.
Lo dimostrano anche i numeri: più di 700 partecipanti nel 2024, con il successo del runner di casa Hajjaj El Jebli in 32’08” davanti a Marco Vetrano (32’31”) e Francesco Di Puoti (32’53”). Fra le donne, successo netto di Francesca Maniaci con 38’29”, davanti a Teresa Stellato (39’11”) e Elena Popa (42’24”). Risultati cronometrici buoni, nonostante condizioni climatiche ancora calde. L’obiettivo 2025 è di alzare ulteriormente il livello tecnico. Il
Partenza fissata alle 8.30 da Viale della Vittoria, arrivo in Piazza Umberto I, a circa 500 metri di distanza. Ritrovo per gli atleti dalle 6.30. Strade chiuse al traffico, assistenza medico-sanitaria garantita, ristori intermedi e finali ben distribuiti. Per i top runner rappresenta l’occasione di cercare tempi veloci, soprattutto se le condizioni climatiche saranno più fresche rispetto all’edizione scorsa. Per gli amatori significa poter correre senza dislivelli, con un percorso scorrevole e quindi gestibile anche per chi non ha preparazioni specifiche. Il tempo massimo è fissato in 1h30’: limite che permette a tutti gli amatori di concludere senza patemi, ma che al tempo stesso impone un passo medio di circa 5’20” al km. Un percorso piatto come quello della «Corri Marcianise» non va sottovalutato.
La tentazione è di partire forte, ma il rischio è di pagare lo sforzo negli ultimi chilometri. Il suggerimento, valido per tutti, è di mantenere una distribuzione regolare dello sforzo. Top runner: possono impostare una gara in progressione, sfruttando il tracciato lineare per tentare il negative split [correre la seconda metà di gara più veloce della prima, ndr] Amatori: meglio partire controllati, puntando a un ritmo costante fin dal secondo chilometro, così da arrivare al traguardo con energie residue.
Per questo il ristoro intermedio va sfruttato, anche se la distanza non è eccessiva. Settembre può ancora offrire giornate calde e idratarsi correttamente resta una priorità. L’aspetto forse più significativo della «Corri Marcianise» resta il coinvolgimento del territorio. Le strade cittadine, chiuse al traffico, diventano teatro non solo di una sfida sportiva ma anche di una festa popolare.
Gli spettatori accompagnano i corridori, creando quell’atmosfera che rende più facile spingere anche quando le gambe chiedono tregua. Un evento dunque che rispecchia la filosofia delle corse su strada italiane quando funzionano bene: rigore, tradizione e spirito di comunità. Adesso la priorità è una sola: bloccare gli ultimi pettorali rimasti. Poi, il 14 settembre, toccherà alle gambe e al cronometro.