ARIENZO. Commissione di accesso. Inutile girarci intorno: se si stabilisce che l’assunzione di Gelsomina Crisci è avvenuta tramite l’amicizia di Nicola Ferraro e Peppe Guida, il Comune verrà sciolto

25 Settembre 2025 - 12:28

Qualche perplessità, nel massimo rispetto della sua funzione e della professione che esplica, ci permettiamo di esprimerla sul capo della commissione Montemarano, reduce da un’esperienza non del tutto edificante a nostro avviso, come abbiamo scritto in qualche articolo, al Comune di Teverola

ARIENZO – Una prima valutazione sulla nomina della commissione d’accesso al comune di Arienzo. Massimo rispetto personale per il dottor Francesco Montemarano, che la commissione d’accesso guida, ma francamente la prefettura di Caserta poteva fare di più.

Il problema e che il prefetto se ne strafrega degli articoli di CasertaCe, i quali non pretendono assolutamente di essere condivisi, ma chiedono di essere semplicemente letti. Se la Prefetta Lucia Volpe lo avesse fatto, qualche domanda a Montemarano, gliela avrebbe posta, su alcune sue azioni sviluppate da commissario del comune di Teverola, carica assunta all’indomani della caduta dell’amministrazione capitanata sulla carta da Tommaso Barbato, ma di fatto, come poi hanno dimostrato anche le pagine dell’ordinanza sugli arresti riguardanti la lottizzazione Schiavone, da Biagio Lusini dal parabrezza e dal tergicristallo della sua auto, dato che dai suoi monologhi indirizzati a queste strutture della vettura che guidava, nascevano le strategie per far sì che questa lottizzazione denunciata per anni e anni da CasertaCe si realizzasse.

Magari, Montemarano avrebbe dato risposte esaustive al prefetto, facendo passare dalla parte del torto i rilievi da noi posti sul suo agire. Magari…

Oggi, dunque, non avendo noi avuto delle spiegazioni su certi atteggiamenti di Montemarano, con i quali è sembrato assecondare soprattutto le tesi che erano stato dell’allora dirigente tecnico di Teverola Raffaele De Rosa, poi indagato per corruzione, non possiamo non esprimere la nostra perplessità nel vedere Montemarano a capo della commissione d’accesso al comune di Arienzo.

Le prime mosse della commissione d’accesso riguardano i concorsi, le assunzioni. Ovviamente si guardano tutte le carte, oramai è inutile girarci intorno. Quello che ha molto stupito nel legger ei contenuti dell’inchiesta giudiziaria della Dda che ha coinvolto anche il sindaco Giuseppe

Guida, è stato apprendere dell’assunzione nei ranghi del comune di Gelsomina Crisci, compagna poi forse diventata moglie, non sappiamo ma stabilirlo non è fondamentale, di Nicola Ferraro.

Ora, come abbiamo scritto l’altro giorno, non confondiamo i due piani: quello penale e quello amministrativo. Gli esiti dell’indagine della Dda che sembrano segnare punti a favore sia per Nicola Ferraro che per Giuseppe Guida, non incidono assolutamente su ciò che la commissione d’accesso dovrà stabilire. Nicola Ferraro resta un indagato dell’inchiesta di cui abbiamo tanto scritto nelle ultime settimane. E’ un indagato messo meglio, in quanto scarcerato e totalmente liberato dal Riesame per quell’assenza di indizi di colpevolezza che al momento se il Pubblico ministero della Dda non sarà in grado di ottenere un ribaltamento di questa decisione in Cassazione, o di riversare nuovi atti di accusa nelle indagini, è destinata a condizionare, giocoforza, anche il dibattimento, il processo, che sicuramente di qui a qualche tempo sarà fatto.

Ma Nicola Ferraro è anche un cittadino che ha subito condanne definitive per camorra. E quelle condanne definitive lo rendono, per lo Stato italiano, un concorrente esterno al clan dei casalesi.

Per cui, se la commissione d’accesso dovesse appurare che il processo amministrativo che ha portato all’assunzione di Gelsomina Crisci al Comune di Arienzo è stato in qualche modo condizionato dal rapporto di amicizia, di reciproca considerazione, tra Nicola Ferraro e Giuseppe Guida, così come fanno comprendere le pagine dell’ordinanza in scene effigiate anche da foto, che se non hanno costituito gravi indizi di colpevolezza in sede penale possono invece contare e contare molto nel procedimento amministrativo, allora il comune di Arienzo verrà sciolto.

Punto e basta. Siccome ci siamo rotti anche le scatole di ripetere la messa a confronto tra la procedura penale e il meccanismo regolato dalle norme che porta a creare le condizioni per uno scioglimento delle infiltrazioni camorristiche ve lo andate a leggere in Google e poi direte se la tesi da noi esposta sull’assunzione di Gelsomina Crisci è fondata oppure no.