CASERTA. La microcamera sull’uniforme. Dopo la telecamera spia, altro strumento per la Polizia Municipale. Sarà utile?

3 Settembre 2018 - 17:39

CASERTA – Dopo la telecamera sull’auto di servizio, il ritrovato della tecnologia che avrebbe aiutato la polizia municipale nella lotta contro la sosta selvaggia, lotta che ancora oggi vede ancora in vantaggio il parcheggio in doppia fila, arriva un nuovo strumento a favore dei vigli urbani della città capoluogo, con la speranza che questo sia utilizzato con maggiore frequenza e con risultati migliori.

Una piccola telecamera apposta sulle uniformi degli agenti della Polizia Municipale, capace di “catturare” immagini ad alta definizione, e di tutelare da un lato l’incolumità dell’agente, dall’altro di supportarlo efficacemente nell’attività di contrasto all’illegalità. E’ il sistema estremamente innovativo denominato “Axon body 2”, partito da oggi a Caserta in via sperimentale e per 60 giorni. Si attiva con un pulsante ed e’ in grado di essere utilizzata con la massima semplicità. Prima della sua accensione, e’ necessario che l’agente della Municipale avvisi l’interlocutore presente nelle immediate vicinanze. Attualmente questo sistema viene utilizzato anche da alcune Questure in Italia (Treviso, Padova e Palermo), unitamente al taser.

Per quanto concerne la Polizia Municipale e il periodo di sperimentazione di due mesi, le telecamere presenti sulle uniformi degli agenti verranno utilizzate solo nei casi di reale necessita’. Esse sono capaci, una volta accese, di recuperare i due minuti precedenti di registrazione rispetto all’attivazione della telecamera (si tratta di una sorta di preregistrazione), in modo da riprendere eventuali reati commessi prima della sua accensione. Le immagini raccolte saranno poi scaricate su un server, attraverso il quale avverrà la gestione delle stesse. Tali riprese potranno essere utilizzate a supporto delle attività di indagine. Axon body 2 e’ utilizzato anche all’estero, in particolare Inghilterra e negli Stati Uniti.