METODO “Salzillo-EWA”. Benzina venduta a prezzi stracciati e concorrenza “fregata” con l’evasione fiscale. 30 INDAGATI tra imprenditori e commercialisti
21 Ottobre 2025 - 13:43

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CASERTA – Un’operazione dei finanzieri del Nucleo PEF di Caserta, guidati dal tenente colonnello Carlo Cardillo, e del I Gruppo Napoli ha portato al sequestro preventivo di oltre 17 milioni di euro nell’ambito di una maxi inchiesta sulla frode carosello nel settore carburanti, che coinvolge 30 persone e 30 società tra le province di Napoli e Caserta.
L’indagine rappresenta un’evoluzione delle indagini che pochi mesi fa avevano portato al sequestro da 112 milioni di euro nel caso “Penta Petroli” dell’imprenditore Vincenzo Salzillo, patron dei distributori Ewa, di cui vi scrivemmo dettagliatamente nel mese di marzo (CLICCA E LEGGI TUTTI I NOMI). Attenzione, però, in questa vicenda non sono indagati né Salzillo, né gli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta di marzo.
Le modalità operative sono le stesse ed è per questo che parliamo di Metodo Salzillo, ovvero le stesse azioni compiute dall’imprenditore marcianisano, meglio dire, le stesse azioni che la procura di Santa Maria Capua Vetere contesta a Salzillo, sono state rintracciare dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta, e poi anche da quelli del I Gruppo Napoli, in molte altre occasioni, con decine di soggetti coinvolti in questa truffa all’Erario.
Questa volta, però, cambiano i beneficiari dello schema illecito. Non a caso, la maggior parte degli indagati proviene dalla provincia di Napoli, mentre è inferiore in numero dei casertani coinvolti. Questa distribuzione dimostra la diffusione del fenomeno illecito oltre i confini provinciali, attraverso schemi fraudolenti ormai consolidati.
Il sistema si basa sull’utilizzo di società fittizie, spesso intestate a prestanome, che acquistano carburante di origine estera in esenzione IVA per poi rivenderlo attraverso un vorticoso giro di false fatturazioni.
Secondo le indagini, attraverso questo sistema sono stati immessi in consumo circa 87 milioni di litri di carburante, con un giro di fatture per operazioni inesistenti pari a 96 milioni di euro. Ovviamente, sia i finanzieri, sia la procura nelle loro note alla stampa precisano che le misure sono state adottate in fase di indagini preliminari e che tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti fino alla sentenza definitiva.