Stop del Comune al nuovo impianto Iliad: “Autorizzazione illegittima”
10 Novembre 2025 - 10:03
La determina del 7 novembre dell’Area VI chiude un procedimento di autotutela avviato ad aprile dopo diverse anomalie nei lavori
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SAN NICOLA LA STRADA – Il Comune ferma il nuovo impianto di radiotrasmissione di Iliad S.p.A. in via Grotta. Con una determina firmata il 7 novembre dall’Area VI, l’amministrazione ha disposto la chiusura immediata del cantiere e l’annullamento del titolo autorizzatorio, ritenuto illegittimo.
La decisione arriva al termine di un procedimento di autotutela complesso, avviato nei mesi scorsi dopo aver riscontrato gravi violazioni procedurali e mancato rispetto degli obblighi di trasparenza nella formazione dell’autorizzazione, che sarebbe dovuta scaturire per silenzio assenso.
Al centro della vicenda amministrativa ci sono due irregolarità decisive.
Il Comune ha innanzitutto rilevato che non è mai stata convocata la conferenza dei servizi, passaggio indispensabile per il rilascio dell’autorizzazione. Di conseguenza, il cosiddetto silenzio assenso non può considerarsi validamente formato.
Inoltre, anche se il titolo fosse stato ritenuto formato per silenzio, esso risulterebbe comunque viziato e illegittimo per la mancata pubblicazione degli atti prevista dall’articolo 44, comma 5, del Decreto Legislativo 259/2023, disposizione che tutela la partecipazione democratica dei cittadini ai procedimenti decisionali.
Il procedimento di autotutela era stato avviato lo scorso aprile, quando, durante un sopralluogo, era stata segnalata la presenza di un dipendente di una ditta non identificata come appaltatrice o subappaltatrice. L’episodio aveva sollevato dubbi sulla regolarità dei lavori.
A luglio, il Comune aveva poi notificato alla società la comunicazione di avvio del procedimento di annullamento, alla quale Iliad aveva risposto chiedendo un riesame e una convalida dell’autorizzazione.
L’amministrazione comunale ha però confermato le proprie contestazioni, richiamandosi anche all’orientamento del TAR di Napoli, secondo cui l’assenza della conferenza dei servizi impedisce in ogni caso la formazione del silenzio assenso.
Con la determina del 7 novembre, il Comune ha quindi messo la parola fine al progetto per il nuovo impianto di radiotrasmissione.
Resta
