PROCESSO CANTIELLO-FLORIO. Michele Zagaria in Appello: “Nessuna minaccia. Ho denunciato per falso operatore del carcere de L’Aquila”
8 Novembre 2018 - 20:33
![Casertace Abusi in atto d'ufficio e falso ideologico. Ingegnere e architetto del Comune assolti in Appello](https://casertace.net/wp-content/uploads/2018/11/corte-d-appello.jpg)
CASAPESENNA (Tina Palomba) – Processo in Corte di Assise di Appello dei delitti Cantiello-Florio. Nel corso dell’arringa del collegio difensivo, dopo la richieste del procuratore generale ( fatte qualche mese fa), Michele Zagaria, detenuto al 41 bis nel carcere de L’Aquila, ha fatto dichiarazioni spontanee.
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Michele Zagaria
Il boss del clan dei Casalesi, per il quale per questo duplice delitto è stata chiesta la condanna all’ergastolo, ha detto in videoconferenza: “Io nell’ultima udienza non ho voluto lanciare nessuna minaccia alla Corte e a nessuno. Avevo semplicemente chiesto di parlare con mio difensore. Quello che ha detto l’operatore del carcere è falso e già ho provveduto a fare la denuncia contro di lui”. Il processo per la sentenza dei delitti Antonio Cantiello e Domenico Florio (alias maghetto), duplice omicidio, i cui cadaveri vennero incendiati in due copertoni di trattori e le cui ceneri vennero disperse in un corso d’acqua di Santa Maria la Fossa, e quello di Vincenzo Mauro è atteso a metà mese.
Ecco le richieste del procuratore generale: assoluzione per Maurizio Capoluongo; 26 anni per Antonio Del Vecchio; 26 anni per Antonio Mezzero; 30 anni per il delitto Cantiello-Florio a Francesco Schiavone alias Cicciariello e assoluzione per il delitto Mauro. Invocata pure l’assoluzione per Vincenzo Zagaria per il delitto Mauro; assoluzione per Giovanni Izzo e per Salvatore Nobis, detto