Butta giù dal balcone la sua compagna. Arrestato nigeriano

9 Novembre 2018 - 17:53

VILLA LITERNO – Nella notte tra il 6 e il 7 scorso, Agenti della Polizia di Stato, in Villa Literno, hanno tratto
in arresto un pericoloso straniero di origine nigeriana che alcune ore prima si era macchiato di un
grave delitto contro la persona, avendo tentato di cagionare la morte della propria compagna
(anch’essa nigeriana), lanciandola dal balcone della loro abitazione, da un’altezza di circa sei
metri, così da procurarle lesioni gravissime.
A.O., Nigeriano di anni 40, era entrato nel Territorio nazionale due anni fa, dopo essere
sbarcato come tanti suoi simili a Lampedusa, per poi spostarsi, dopo alcuni mesi, in quel di Comune
di Castel Volturno, notoriamente conosciuto dagli immigrati nordafricani come la “capitale”
italiana, e successivamente, da circa un mese, in Villa Literno – Via Porchiera, dove conviveva con
una donna nigeriana, G.L. di anni 31.
Nella serata del 6 u.s., Agenti del Posto di Polizia di Casapesenna intervenivano presso la
Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, ove era stata segnalata la presenza di una donna nigeriana
in gravi condizioni, in quanto buttata giù dal balcone dal suo convivente Nigeriano, fatto accaduto
proprio in Villa Literno – Via Porchiera.
Giunti sul posto, citati agenti riscontravano la presenza della donna, la quale, benché
versasse in gravi condizioni, riusciva a spiegare la dinamica del fatto di cui era rimasta vittima,
fornendo anche indicazioni sull’identità del suo convivente e sul luogo ove si trovava l’abitazione
dalla quale era stata scaraventata in basso, dopo una lite scaturita da futili motivi e, probabilmente,
determinata dallo stato di ebbrezza del suo fidanzato.
Scattavano quindi immediatamente le indagini per localizzare quell’abitazione e per
identificare l’autore di quel grave delitto, che come riferito da alcuni extracomunitari della zona, già
si stava organizzando per allontanarsi da Villa Literno e far perdere le proprie tracce, cosa che
tuttavia non gli riusciva.
Infatti la rapidità delle indagini serrate poste in essere dagli Agenti del Posto Di Polizia di
Casapesenna faceva si che questi ultimi, dopo aver non senza difficoltà individuato l’abitazione
teatro del tentativo di omicidio, riuscivano in breve tempo a rintracciare l’autore del delitto, beccato
proprio mentre, con tanto di borse in mano, si stava accingendo a lasciare l’abitazione per darsi alla
fuga.
Accompagnato negli Uffici del Posto di Polizia di Casapesenna, anche alla luce delle ultime
risultanze provenienti dalla Clinica, ove alla donna era stata diagnosticata una grave lesione alle
articolazioni, con frantumazione dell’osso calcagno sinistro, valutata la effettiva sussistenza dei
requisiti di legge, il A.O. veniva sottoposto a fermo di P.G. ex art. 384 C.p.p. per il reato di
Tentato Omicidio in danno della propria convivente e, su disposizione del Pubblico Ministero,
veniva associato al Carcere di Poggioreale, ove trovasi tuttora detenuto in regime di custodia
cautelare.