Il sindaco Andrea Sagliocco: “Non sono socio di farmacie. E mi sono dimesso dopo aver letto un articolo”. CasertaCe: “Sulla farmacia cambia poco, il problema resta. Sulle dimissioni, con rispetto, non le crediamo”

15 Febbraio 2019 - 18:51

LE PAROLE DEL SINDACO ANDREA SAGLIOCCO:

Egr. Direttore, le invio una serie di precisazioni circa l’articolo da poco pubblicato sulla sua Testata on line Casertace che mi auguro voglia verificare facendo i dovuti accertamenti del caso. Circa le farmacie o i laboratori di analisi basta fare una semplice visura camerale e visionare chi sono o chi sono stati i soci. Circa tutto il resto è tutto qui specificato.

  1. Le mie dimissioni sono successive ad un articolo apparso sulla Gazzetta di Caserta a firma di Marilena Natale circa la presunta vicinanza di Michele Griffo a tale Capoluongo arrestato in quel periodo. (la foto di quell’articolo è sul mio telefono sequestrato e se vuole gliela potrò esibire successivamente)
  2. Prima del consiglio comunale durante il quale diedi le mie dimissioni, l’allora sindaco mi pregò di non fare alcun riferimento a quell’articolo ma espressamente mi chiese di uscire in maniera silenziosa per non essere poi attaccato dall’opposizione.
  3. Non ho mai avuto deleghe per le farmacie comunali ma delega alla Salute
  4. La mia famiglia non si è mai interessata di farmacie né di sanità in generale
  5. La moglie di mio fratello ha una sola farmacia a Carinaro, ereditata dal padre. Non ha farmacie ad Aversa o in altri comuni italiani.
  6. Non sono mai stato socio della farmacia di mio fratello né tantomeno lo sono attualmente
  7. Mia moglie ha un laboratorio di analisi ereditato dal padre
  8. Non sono mai stato socio del laboratorio di analisi di mia moglie né tantomeno lo sono attualmente
  9. Mio fratello non è mai stato socio del laboratorio di analisi di mia moglie né lo è attualmente

Spero voglia accertarsi di questi dati e rettificare le informazioni date. Grazie

Andrea Sagliocco

 

LA RISPOSTA DI CASERTACE

Buonasera sindaco, sono il direttore Gianluigi Guarino. Esaminerò con
molta attenzione la visura camerale e senza alcun problema, qual’ora
non dovesse emergere né direttamente, né indirettamente alcuna
connessione giuridico-formale sua con le quote di proprietà della farmacia, non
avrò difficoltà a riconoscere l’errore compiuto. Detto questo, la
circostanza che sarà comunque giusto pubblicare, non mette e non
toglie nulla alla valutazione che ha riguardato solo e solamente (almeno
per il momento) l’aspetto dell’opportunità di relazionare il suo
impegno, al tempo in cui questo si è esplicato all’interno della
giunta di Trentola Ducenta, a potenziali azioni di potestà intorno alle
sorti della farmacia comunale.

Inopportuno era nel caso in cui lei fosse stato socio dell’attività
commerciale, parimenti inopportuno, senza alcun elemento che va a
decurtare la portata di queste affermazioni, è stato che Andrea
Sagliocco, cognato della signora Serra, moglie di suo fratello
Raffaele e titolare delle omonime farmacie di Aversa e Carinaro, abbia
assunto quella delega.

Tutto qui. Per il resto nessun problema, CasertaCe ama e incoraggia il
confronto, infatti, non è solo un valore di democrazia ma è anche utile perché comunque arricchisce la conoscenza dei fatti. E questo, per un giornalista è, come si suol dire, grasso che cola.

Casertace non ha certo la sicumera di chi crede di avere
la verità in tasca. Rimaniamo ai soli fatti e ai documenti, dunque. Le tante parole, anche da
lei pronunciate in campagna elettorale, stanno a zero.

Per quanto riguarda le dimissioni, sarebbe stato serio e doveroso che
quell’articolo che lei cita come movente della sua decisione di lasciare il consiglio comunale, a firma della valorosa collega Marilena Natale, fosse stato
menzionato da lei in quella seduta del consiglio comunale in cui si è
dimesso adducendo, invece, ben altre motivazioni. Lei sostiene che il
sindaco Michele Griffo le aveva chiesto di non parlare di questa cosa.
Aveva due strade. La prima: alzare la testa e parlarne. La seconda:
qualora si sentisse minacciato dall’allora primo cittadino, andare a
denunciarlo. Non ha fatto né la prima, né la seconda cosa. Capirà che, valorizzando questo ragionamento e questi dati, noi non possiamo trovare un motivo per credere a una sola parola, pur rispettando il suo pensiero al punto
di pubblicare il suo punto di riflessione.

La ringraziamo.

Gianluigi Guarino

 

clicca qui per leggere la visura della farmacia serra

clicca qui per leggere la visura del laboratorio della moglie del sindaco