Gli investigatori hanno quantificato un danno pari a 450.000 euro
27 Marzo 2018 - 00:00
CASAL DI PRINCIPE/ALVIGNANO/PIETRAVAIRANO – Diciotto persone sono davanti al giudice perché accusati di aver rubato energia elettrica ai danni dell’Enel. C’è anche un ex dipendente Enel. Tutto nasce dall’azione dei carabinieri della stazione di Vairano Scalo che intervennero arrestando in flagranza di reato un artigiano di pietravairano, sorpreso a rubare energia elettrica. Da quell’episodio, il maresciallo palazzo, riuscì a ricostruire il sistema con il quale veniva sistematicamente rubata energia elettrica al gestore pubblico. Gli investigatori hanno quantificato un danno pari a 450.000 euro a carico dell’Enel, con un equivalente di 1.800.000 kw sottratti. Coinvolte attività commerciali, civili abitazioni, e a piccole attività artigianali. Fra loro anche importanti strutture commerciali sparse su tutto il territorio della provincia di Caserta. Sotto processo c’è Renato Corvino di Casal di principe ritenuto il promotore e l’attuatore delle azioni tecniche necessarie per frodare l’Enel. Ci sono poi Capuozzo Francesco di Sant’Anastasia; Crescenzo Caterino di Casal di Principe; Luigi e Vincenza Diglio di Maddaloni; Maria Rosaria Madonna di Luciano; Mario Marotta di Caserta; Iolanda Natale di Casaluce; Giovanni Pagano di Frignano; Giovanni Papa di San Marcellino; Rosa Parente di San Marcellino; Pasquale Pedone di Alvignano; Antonio Petrillo di Orta di Atella; Pollini Antonietta di Aversa; Antonio de Paolo di Vitulazio; Raffaele Madonna di Aversa; Francesca Maria Diglio di Caserta. C’è poi l’ex dipendete Enel: Mattera Antonio