LE INTERCETTAZIONI. Nella cricca “ammazza-Decò” salta fuori un misterioso funzionario del Genio Civile di Caserta. IL CHIODO FISSO DEL SINDACO
7 Luglio 2019 - 13:32
TRENTOLA DUCENTA (g.g.) – Quella che abbiamo definito l’ossessione fatale del sindaco Andrea Sagliocco, visto che l’autentica fissazione di fregare la famiglia Monaco, di bloccare la nascita del “loro” supermercato Decò dà spunto all’indagine che porta al suo arresto, è costituito da tantissimi momenti.
Pare che Andrea Sagliocco faccia il sindaco di Trentola e, qualche mese prima si sia candidato a farlo, con questo unico obiettivo. Un chiodo fisso che tormenta le sue notti a volte insonni, come lui stesso dice in un’intercettazione, pubblicata ieri, ma soprattutto le giornate, con un comune pieno di guai, pieno di problemi, con una caterva di questioni da risolvere, ma che sembra essere mobilitato solo per una vicenda, per non far aprire il supermercato degli avversari politici, sperimentando ogni mezzo per prima eludere e poi violare la legge.
Viene fuori, dunque, un grave limite caratteriale di Andrea Sagliocco, un’emotività non controllata, non trattenuta che non lo rendeva adatto, molto probabilmente alla carica ricoperta.
Stamattina abbiamo scelto per voi due stralci dell’ordinanza contenenti pezzi dell’intercettazione, ma soprattutto le chiavi di lettura che alle stesse fornisce il Gip che questa ordinanza ha firmato. Nel rovello, nella concitata, rocambolesca esplorazione dei possibili cavilli, l’idea la fornisce il vice sindaco Luigi Fabozzi, anche lui pienamente mobilitato. La soluzione sta al Genio Civile dove, dice a Sagliocco, “domani bisognerà per andare a parlare con chi sai tu“.
Il modo in cui viene detta tale cosa fa capire che il “chi sai tu” è uno che sta più o meno “a disposizione”. Uno da utilizzare per trovare il modo giusto per aggirare la legge. Insomma, senza tirarla per le lunghe, un dipendente della Regione Campania, visto che il Genio è un ufficio regionale, infedele. Ciò a dimostrazione che la filiera dell’illegalità è ampia e ramificata. Non la vogliamo chiamare Piovra perché questo nome è troppo impegnativo? Vabbè, la chiamiamo polipo, ma fa lo stesso.
In questa fase comincia a giocare un ruolo Elena Bassolino, non attivo ma di mera esecutrice di ordini. Docile nei confronti del sindaco ma soprattutto sempre attenta ai consigli quotidiani che gli fornisce l’onnipresente avvocato Saverio Griffo, quello che, senza contratto e senza titolo, comanda al comune di Trentola quasi più del sindaco.
Arriva il 19 novembre, Trentola e l’Agro aversano sono pieni di migliaia di volantini che annunciano per il giorno dopo l’inaugurazione del Decò. Ma Saverio Griffo è sicuro di sé, dice che in pratica quell’evento è già revocato, ma che bisognerà erogare immediatamente un atto che metta la pietra tombale sull’agibilità dei locali. E così sarà.
LE INTERCETTAZIONI E LE INDICAZIONI DEL GIUDICE