Prelievi al mare, l’Arpac torna sul litorale domizio in vista del Ferragosto
10 Agosto 2019 - 14:02
CASERTA – Sono già 218 i campionamenti di acque di balneazione effettuati finora da Arpac ad agosto, 1951 dall’inizio della campagna di monitoraggio 2019, in linea con il cronoprogramma fissato per legge a inizio stagione balneare. Lo riferisce proprio l’agenzia regionale in una lunga nota diffusa sul sito ufficiale. Il Casertano supera di nuovo l’esame a pieni voti ed a sorpresa è la Costiera a subire la scure degli ispettori: pollice giù anche a Sorrento e Vietri sul Mare.
La quasi totalità dei controlli di agosto, tra prelievi di tipo routinario (previsti da calendario), prelievi in punti di studio e prelievi emergenziali, sono risultati entro i limiti di legge per i parametri batteriologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indagati quali indicatori di contaminazione fecale. Sono solo cinque, nei primi giorni di agosto, i campioni che hanno dato riscontro sfavorevole alle determinazioni analitiche eseguite dai laboratori Arpac, in quattro acque di balneazione. I comuni interessati dai valori fuori limite sono Castellammare di Stabia (tratto “Arenile Pennella”) e Sorrento (“Marina Grande – lato Est”) per la provincia di Napoli, inoltre Vietri sul Mare (“Marina di Vietri – Primo Tratto” e “Marina di Vietri – Secondo Tratto”) per la provincia di Salerno.
A Vietri sul Mare i superamenti dei valori limite interessano acque di balneazione confinanti con la foce del fiume Bonea (il tratto di mare in corrispondenza della foce non è adibito all’uso balneare) tanto è che per meglio studiare l’influenza del fiume sono stati previsti, per la stagione balneare in corso, due punti di campionamento aggiuntivi, definiti Punti di Studio, uno posizionato a 150 metri dalla foce del fiume e confinante con l’acqua di balneazione denominata “Marina di Vietri Secondo Tratto” e l’altro a 200 metri dalla foce in prossimità dell’acqua “Marina di Vietri Primo Tratto” (quest’ultima, essendo classificata di qualità “scarsa”, è comunque vietata ai bagnanti a prescindere dai risultati del prelievo nel punto studio). Entrambi i punti di studio hanno superato i limiti consentiti dalla legge, a dimostrazione dell’impatto del Bonea sulla qualità delle acque limitrofe. Perciò l’area denominata “Marina di Vietri Secondo Tratto” è da considerare temporaneamente sconsigliata per la balneazione.
Per quanto riguarda i superamenti che si sono verificati in provincia di Napoli come risultato dei prelievi dello scorso 6 agosto, i Comuni di Sorrento e Castellammare sono stati prontamente contattati per verificare le cause che hanno determinato i valori fuori limite in due aree entrambe classificate “eccellenti” e quindi normalmente non interessate da fenomeni di inquinamento fecale. I prelievi saranno ripetuti non appena l’Agenzia disporrà di un accurato quadro di informazioni su quanto accaduto. Le due aree sono da considerare temporaneamente non balneabili.
Contestualmente ai prelievi per la determinazione degli analiti batteriologici, come di prassi, il personale Arpac è stato impegnato nel controllo di eventuali anomalie dell’ambiente marino-costiero, quali mucillagini, meduse, rifiuti solidi galleggianti, fioriture algali, ipossie e ogni altro tipo di anomalia. L’Agenzia ha effettuato sopralluoghi, rilievi fotografici e successivi accertamenti analitici per l’identificazione dei materiali prelevati e le opportune valutazioni di carattere igienico-sanitario. Finora sono sei i prelievi eseguiti in emergenza ad agosto e hanno riguardato per la provincia di Caserta l’acqua di balneazione “Nord macchine vecchie” a Sessa Aurunca, per la provincia di Napoli i comuni di Sant’Agnello (“Punta San Francesco”), Castellammare di Stabia (“Bagni di Pozzano”), Vico Equense (“Punta Gradelle”) e nel Salernitano le acque di Battipaglia (“Tenuta Spineta”) ed Eboli (“Campolongo Primo”). Nessuno di questi prelievi emergenziali ha dato esito sfavorevole alle analisi di laboratorio, a conferma che i fenomeni segnalati e osservati non possono essere attribuiti a fonti di inquinamento puntuale, ma a cause naturali e possono essere accentuati da alte temperature superficiali del mare e dallo scarso idrodinamismo delle acque.
Nei prossimi giorni, anche nella settimana di Ferragosto, proseguiranno i controlli per valutare la salubrità del mare in Campania, affidati al coordinamento della UO Mare diretta da Lucio De Maio.