CAMORRA, MEGA TABELLONI 6*3 con vista sul cimitero. L’impero del CLAN DEI CASALESI e il meccanismo collusivo

5 Ottobre 2019 - 12:08

VILLA LITERNO(g.g.) Come in una sorta di piccolo romanzo criminale seguiamo, attraverso l’ordinanza che per la prima volta in provincia di Caserta ha svelato il sistemico controllo del clan dei casalesi della gran parte degli impianti per le mega affissioni da strada, il lavoro degli inquirenti, dei carabinieri che hanno lavorato sotto il coordinamento della dda di Napoli per ricostruire le tracce di un meccanismo che rendeva uno degli imprenditori più noti del settore, cioè Armando Aprile, recitare un ruolo di partner o, addirittura, in alcune circostanze, nuovamente ancellare, rispetto al ras Mario Iavarazzo, uno di famiglia degli Schiavone, fidato al punto da diventare, per un certo periodo, l’autista di Nicola Schiavone.

Stavolta pubblichiamo lo stralcio che riguarda la “visita” che i carabinieri fanno all’interno della Ital Stampa di Villa Literno. Hanno un mandato di perquisizione e sequestrano molte cose che trovano, soprattutto su quella scrivania, utilizzata da Mario Iavarazzo e dal suo fedelissimo Gennaro Esposito, per confezionare la grafica dei manifesti da affiggere nei tabelloni.

Il titolare della Ital Stampa, Domenico Ferraro, anche lui arrestato nell’ambito della stessa indagine, il quale resiste alle domande postegli dai carabinieri, cercando di sviare ogni sospetto sul proprio rapporto funzionale, concreto con Mario Iavarazzo e le sue società.

Ferraro dice ai militari che Iavarazzo ed Esposito sono ospitati gratuitamente ed a titolo totalmente gratuito. E, soprattutto, temporaneamente. Ferraro dichiara di non aver nulla a che fare con il mondo dei 6 per 3, di non aver mai partecipato al business attraverso gli impianti di Iavarazzo e di aver chiamato, solo in una circostanza un suo fabbro di fiducia, di nome Pasquale Catena, per costruire 4 tabelloni in un terreno di sua proprietà, prospiciente al cimitero di Villa Literno.

Naturalmente, i carabinieri avevano già installato oppure l’hanno installato proprio in occasione della loro visita un dispositivo di intercettazione ambientale. C’era lì nella Ital Stampa, c’era da Mario Iavarazzo e anche i telefoni erano tutti controllati.

Insomma, dopo la perquisizione e i sequestri, diventa facile controllare la reazione di Domenico Ferraro. E la reazione è chiara, evidente: ha mentito per cercare di non far capire l’esistenza del rapporto con Iavarazzo che invece è solido e strutturale. E anche per i 4 tabelloni vista cimitero, Drappello, cognato di Ferraro per aver sposato la sorella, rassicura Iavarazzo su un racconto che li rende collocabili solo nella sua sfera proprietaria. Iavarazzo si complimenta e dalle battute prodotte si capisce bene che invece i 4 impianti rappresentavano anch’essi gli interessi del clan dei casalesi.

Ma la lettura positiva della perquisizione dei carabinieri dura poco, come la tranquillità di chi ne discute.

Se abbiamo capito bene, nella famiglia Iavarazzo, è Francesco, fratello di Mario, ad avere maggiori competenze, in fatto di informatica. Ed è lui a dare l’allarme una volta capito che i carabinieri hanno portato via anche un grande hard disk di colore nero, appoggiato sempre sul tavolo all’interno della tipografia Ital Stampa.

In quella memoria corposa, c’era la storia di altre aziende, a partire dalla Pubblione di Lucia Solipago. Insomma, quell’hard disk rischiava di diventare, così come poi è effettivamente diventato, una prova dell’intreccio, del collegamento intimo, del reale collegamento societario e personale tra enti economici che vivevano o morivano in base alla necessità di tenere segreto il nome di Mario Iavarazzo. Ovviamente, lo sconcerto e la preoccupazione si impadroniscono dei due fratelli.

Il resto lo leggete nello stralcio qui in calce.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA

Ulteriori riscontri emergono dagli  esiti delle intercettazioni in data successiva all’esecuzione delle perquisizioni.

Di seguito si riportano quelle più significative riportate nella richiesta del PM.

 

Dalle attività tecniche effettuate in data successiva alle perquisizioni di cui si è detto, emergeva la preoccupazione di Iavarazzo Mario per il sequestro operato in data 31.05.2016 a carico di Ferraro Domenico della ITAL STAMPA. Dalle conversazioni intercettate emergeva che la documentazione informatica sequestrata avrebbe potuto fornire dati e notizie riguardanti la diretta gestione, da parte di Iavarazzo dell’impresa a lui riconducibile. E ciò valeva anche per periodi pregressi agli ultimi avvenimenti, dall’anno 2010 (ovvero quelli ascrivibili alle attività della impresa  individuale PUBBLIONE di SOLIPAGO Lucia: ciò, soprattutto, per quanto concerneva i rapporti con la famiglia MANNO, particolarmente intensi in quel periodo).Emergeva anche che IAVARAZZO Mario, recatosi presso la ITAL STAMPA, aveva un colloquio con FERRARO Giovannina e DRAPPELLO Luigi, rispettivamente sorella e cognato di FERRARO Domenico, per essere aggiornato sull’esito della perquisizione del 31.05.2016.

IAVARAZZO, quindi forniva indicazioni ai suoi interlocutori e, successivamente, allo stesso FERRARO Domenico, su come comportarsi in caso di eventuali escussioni.Indicazioni che FERRARO non aveva in realtà seguito il giorno precedente quando riferiva:

 

Nel corso della perquisizione del 31.05.2016 presso gli uffici della ITAL STAMPA, FERRARO Domenico dichiarava spontaneamente quanto segue:

“prendo atto di quanto menzionato nel decreto di perquisizione che mi avete notificato e vorrei precisare che presso la mia azienda da circa 5-6 mesi ho concesso l’uso di una scrivania a IAVARAZZO Mario e ad un suo collaboratore di nome Gennaro forse ESPOSITO. Su tale scrivania IAVARAZZO Mario e Gennaro hanno portato loro attrezzature per effettuare lavori di grafica pubblicitaria. Mi riferisco al PC fisso, ad un PC portatile ed ad una serie di cartelline, pen drive ed altro che avete trovato sulla scrivania di cui disconosco il contenuto. IAVARAZZO Mario e Gennaro non si sono mai avvalsi di altri ambienti della mia società. Preciso che io effettuo solo lavoro di tipografia ma non gestisco o affitto impianti pubblicitari. Ho fatto realizzare per mio conto, da un fabbro di mia fiducia a nome Pasquale Catena  4 impianti pubblicitari delle dimensioni 6×3 ubicate nei pressi del locale cimitero su un terreno di mia proprietà. Detti impianti li ho realizzati da circa un mese per le imminenti elezioni comunali. Tali impianti non sono stati mai utilizzati in precedenza da IAVARAZZO Mario.”

 

DRAPPELLO Luigi  e FERRARO Giovannina erano presenti durante la citata perquisizione del 31.05.2016 (ed in quella sede identificati) e, per tale motivo, erano in grado di riferire a Mario IAVARAZZO l’esito di tale attività in ogni particolare, ivi comprese le  dichiarazioni rese da FERRARO Domenico alla PG. Emergeva, nel corso dell’intercettazione in parola, la piena consapevolezza di tutti i partecipanti alla discussione di aver agito al solo fine di eludere le investigazioni, favorendo Mario IAVARAZZO.

IAVARAZZO Mario replicava dicendo che avrebbe anche lui provveduto a fornire dichiarazioni tali da “scagionare”FERRARO Domenico il quale, tra l’altro, forniva false dichiarazionicirca la titolarità di impianti pubblicitari su un terreno di sua proprietà ma gestito da IAVARAZZO Mario.

 

Si riportano le conversazioni di interesse:

 

Conversazione tra presenti Sessione 311 progressivo 968 del 31.05.2016 ore 11.30 – decreto 2664/15 R.I.T.

Attivazione dopo perquisizione presso locali ITALSTAMPA di villa literno

Solo rumori di fondo e pedalate  fino a pos.03.50

Iavarazzo Mario = sei andato la …..

Uomo = …inc….

Iavarazzo Mario = sei andato da Mimmo ?  ne …. sei andato da Mimmo prima

Uomo = no no no perché

Iavarazzo Mario = no niente

 

Conversazione tra presenti Sessione 311 progressivo 980 del 31.05.2016 ore 11.34 – decreto 2664/15 R.I.T.

Pos.01.06 Iavarazzo Mario parla con un uomo ed una donna ( Drappello Luigi e Ferraro Giovannina n.d.r.) la quale fa riferimento a MIMMO (Ferrara Domenico italstampa n.d.r.)

Pos.01.20 la donna riferisce a Iavarazzo Mario che si sono presi il computer l’uomo aggiunge che si sono presi anche gli hard disk. Iavarazzo chiede se l’attività è stata chiusa e l’uomo riferisce di no. Prosegue e chiede notizie sulla perquisizione e l’uomo riferisce che le dichiarazioni rese da MIMMO sono riportate sul verbale. Iavarazzo chiede di leggerle e l’uomo aggiunge che è stato sequestrato il computer, gli hard disk e della documentazione relativa a degli impianti .

Pos.02.35

Iavarazzo Mario = il portatile pure si sono presi

Drappello Luigi = il portatile

Iavarazzo Mario = tutte quelle due carte che stavano li sopra ?

Drappello Luigi = tutte quelle carte li sopra ….. tutte le foto degli impianti

Ferraro Giovannina  = …..inc…. Mimmo …inc…. ha detto che non andava mai a credere che

Iavarazzo Mario = ehh ma neanche io mi pensavo una cosa di questa no … ehhh mi pensavo una cosa di questa 

Pos.03.21

Iavarazzo Mario chiede se hanno parlato solo di lui e la donna conferma

Pos.03.35

Iavarazzo Mario = e voi che ci avete detto ?

Drappello Luigi = che Mimmo ti ha fatto il piacere … ti ha fatto solo un piacere ti ha offerto solo la scrivania e lo spazio e basta che non ha mai stampato niente nella tipografia …. Ha detto pure il fatto degli impianti

Iavarazzo Mario = ehh

Drappello Luigi = che quelli hanno visto il fatto degli impianti

Iavarazzo Mario = ehh

Drappello Luigi = ha detto Mimmo quelli me li sono fatti io ho chiamato un fabbro mio un compagno mio …inc….

Iavarazzo Mario = bravo

Drappello Luigi = ….inc…. sono i  nostri stanno messi sopra al terreno mio

Iavarazzo Mario = ehhh

Drappello Luigi prosegue e dice che la perquisizione è stata estesa anche all’autovettura di MIMMO

 

Pos.04.20

Iavarazzo Mario = però tu non ti scordare che devi fare la fattura a ADV per l’assegno incassato che hai stampato tu come …. I manifesti … dopo quello è un altro discorso

Drappello Luigi = quello è un altro discorso … si sono presi … ci stavano pure gli assegni sti cosi KEN MEDIA pure certi assegni

Iavarazzo Mario = che cosa Ken Media ?

Drappello Luigi = …inc…. con Ken Media

Iavarazzo Mario = gli assegni ?

Drappello Luigi = ehh

Iavarazzo Mario = vabbè nelle carte mie stavano gli assegni tornati indietro ehh sta roba qua

 

Continuano a parlare della perquisizione e Iavarazzo Mario chiede Ferraro Giovannina di fargli leggere il verbale di perquisizione.

Pos.05.25

Drappello Luigi = …. No Mario viene ogni tanto qua poi ….. e che fa Mario qua ? …… va facendo roba di grafica però non stampava niente … noi ci abbiamo offerto solo per tre quattro mesi cinque  sei mesi … teniamo la scrivania qua hanno portato la roba sua qua e si sono appoggiati solo qua ma solo a titolo gratuito si sono appoggiati qua punto e basta poi ……

Iavarazzo Mario = questo lo chiariamo noi la’ in modo che lui viene scagionato hai capito non ti preoccupare sopra a questo me la vedo io

Continuano a parlare dell’avvocato da nominare e Iavarazzo Mario chiede conferma su quello che hanno preso.

Pos.06.23

Iavarazzo Mario = avete visto bene sotto a la se ci stava il blocchetto e il coso ….. sotto la scrivania

Drappello Luigi prosegue e teme che gli operanti abbiamo installato una microspia. Iavarazzo lo rassicura e dice che tali dispositivi hanno bisogno di alimentazione elettrica motivo per il quale a suo parere non è stata installata.

Iavarazzo Mario riferisce a l’uomo sta solo lavorando.

Pos.08.10 Iavarazzo Mario identifica l’uomo con il nome di “LUIGI “ ( Drappello Luigi n.d.r.)

Pos.08.27

Iavarazzo Mario = uhei vedi bene li sotto vedi bene ci sta un tubo di acciaio vedi metti le mani …. Io l’ho messo nascosto 

Pos.09.01 Iavarazzo Mario legge il verbale di perquisizione

Si interrompe la registrazione.

 

IAVARAZZO Mario leggeva il verbale di perquisizione e sequestro redatto nei confronti di FERRARO Domenico alla presenza del cognato di quest’ultimo, DRAPPELLO Luigi, il quale ultimo, nel frattempo, era diventato, come si accennava,  il nuovo titolare[1]della società che gestirà la tipografia fino ad ora della ITAL STAMPA di FERRARO Domenico & C. S.n.c.:

 

 

Conversazione tra presenti Sessione 311 progressivo 989 del 31.05.2016 ore 11.45 – decreto 2664/15 R.I.T.

Iavarazzo Mario continua a leggere il verbale di perquisizione e sequestro eseguito presso la italstampa di Ferraro Domenico.

da pos.03.26 a pos.04.06

Ferraro Giovannina = ….. ha detto MIMMO mo il fatto la ….. l’assegno fatto a questo dovrebbero dire che ha fatto qualche lavoro pure ?

Iavarazzo Mario = ehh deve fare la fattura Giovann…. marzo aprile e maggio …. lui ha pattuito con Nicola che stampava i volantini e stampava la roba hai capito …inc…..

Ferrara Giovannina = …inc…. la fattura a italstampa

Drappello Luigi = ehh però no a Ferraro Domenico …… ITALSTAMPA di Drappello Luigi

Ferrara Giovannina = ehh ….inc….

Iavarazzo Mario = Drappello Luigi la fa a ADV

 

Iavarazzo Mario continua leggere il verbale di perquisizione riferisce che la p.g. dovrà fare le indagini e loro dovranno sostenere la loro tesi

Iavarazzo Mario = … però noi nel frattempo che facciamo …. MIMMO prende la difesa sua io vado a fare le dichiarazioni mie dicendo che la mi sono appoggiato …. che ci azzecca questo con me è una …inc… di appoggio hai capito …… automaticamente uscirà fuori

 

Iavarazzo Mario prosegue a leggere il verbale di perquisizione e su domanda di Drappello Luigi riferisce che Gennaro potrà essere convocato ma non è indagato

Pos.07.35

Drappello Luigi = e a me a me possono chiamare pure a me

Iavarazzo Mario = a te successivamente … se vanno a verificare i conti correnti e cose e vedono quell’assegno …. Però è giustificato da una fattura che tu l’importante che dici che tu l’hai fatta e   …inc…. già gliel’ho fatto dire …inc…. fatto l’assegno e a scadenza a italstampa perché ci facesti i lavori ma a te non ci azzecchi niente

Drappello Luigi = dobbiamo scrivere bene questo assegno stamattina

Iavarazzo Mario = ehh marzo aprile e maggio hai capito la prendi e te la conservi nella fattura …….

 

Continua a riferire che sta solo lavorando e per tale motivo non sta commettendo reati .

 

 

In relazione a tale decisione si segnala che dal sequestro del materiale informatico presso la tipografia di FERRARO Domenico, venivano rinvenuti atti in cui la ITAL STAMPA di FERRARO Domenico cedeva la gestione di impianti pubblicitari alla ITAL STAMPA di DRAPPELLO Luigi avente P. Iva 03814780619.

Tale partita Iva altro non è che la impresa  individuale DRAPPELLO Luigi accesa il 04.07.2012 con sede in Villa Literno, Via Ombrone Vico Adua 2/A esercente l’attività di lavori edili. ( cfr all. 14 – stampa documenti informatici sequestrati)

Nel corso della conversazione Iavarazzo Mario chiedeva ai suoi interlocutori di contattare Mimmo (FERRARO Domenico, ndr) e di farlo andare lì da loro:

 

Conversazione tra presenti sessione 311 progressivo 1000 del 31.05.2016 ore 11.55 – decreto 2664/15 R.I.T.

Segue conversazione tra Iavarazzo Mario e Luigi.

Continuano a leggere il verbale di perquisizione ed al termine Iavarazzo gli chiede di far venire Mimmo ( Ferraro Domenico n.d.r.) per poterci parlare e poterlo tranquillizzare.

 

 

In tale contesto IAVARAZZO Mario e IAVARAZZO Francesco parlavano pure del sequestro operato nei confronti di FERRARO Domenico del 31.05.2016. IAVARAZZO Francesco affermava- con estrema preoccupazione – che sulle memorie informatiche erano custoditi tutti i carteggi della loro attività dal 2010.

 

Conversazione tra presenti Sessione 311 progressivo 1303 del 31.05.2016 ore 17.44 – decreto 2664/15 R.I.T.

Iavarazzo Mario in compagnia del fratello Francesco commentano la perquisizione e sequestro presso i locali della ITALSTAMPA.

Iavarazzo Mario = ….. questa è la scrivania … ci stava Mario ci stava Gennaro ci stavano i fratelli …. Queste sono cose loro e queste sono cose mie …inc… l’unico appoggio è questo … Gennaro lavorava …inc…. si sono presi solo quello ….inc… cartelline con le fotografie degli impianti …inc… gli assegni tornati indietro …inc….

Iavarazzo Francesco = sopra al computer ci stava di tutto e di più …inc… tutto …inc… contratti …inc… tutto …inc…

Iavarazzo Mario = io non ci penasi perché

Iavarazzo Francesco = mannaggia alla madosca va va …..  inc…. stavi pure tu la ?

Iavarazzo Mario = no io ancora ci dovevo andare

Iavarazzo Francesco = e non ti hanno chiamato ?

Iavarazzo Mario = chi ?

Iavarazzo Francesco = Mimmo

Iavarazzo Mario = no e perché mi doveva chiamare per mi far andare la …inc… no ho visto la macchina di passare …inc… e che sta a fare questa macchina qua …inc….e io non ci ho pensato proprio …inc…. ieri,  perche alla fine ho detto vabbè ….

Iavarazzo Francesco = Gennaro neanche ci stava ?

Iavarazzo Mario = no ….

Iavarazzo Francesco = …inc…..

Iavarazzo Mario = che ci sta sopra a quei portatili

Iavarazzo Francesco = tutto

Iavarazzo Mario = ……che tipo ….inc…..

Iavarazzo Francesco = non solo nel portatile pure il …. come cazzo si chiama

Iavarazzo Mario = …..inc….

Iavarazzo Francesco = ci stanno proprio i contratti tutto tutte cose

Iavarazzo Mario = da quanto tempo ?

Iavarazzo Francesco = dal  2010 … abbiamo sempre faticato

 

Si interrompe la registrazione

 

 

Nel corso della seguente conversazione tra presenti, alla domanda di Iavarazzo Francesco se il sequestro avesse riguardato anche l’hard disk”, si veniva a conoscenza che, nella memoria informatica a cui si faceva riferimento generico, erano custoditi tutti i dati riguardanti la gestione della impresa  individuale Pubblione di Solipago Lucia; dati e documenti che destavano preoccupazione negli indagati, poichè rendevano facilmente ricollegabili a quest’ultima tutte le altre società che, a vario titolo, l’avevano sostituita, occultandola. Iavarazzo Francesco, per l’appunto, affermava che in tale memoria erano presenti tutti i dati della vecchia gestione: dai contratti con  Jambo ad ogni altro particolare.

 

Iavarazzo Mario = e Francè e alla fine diciamo è fatica ….

Iavarazzo Francesco = e non hanno preso l’hard disk

Iavarazzo Mario = che cos’è questo hard disk ?

Iavarazzo Francesco = quello nero che stava poggiato li sopra

Iavarazzo Mario = ….. si

Iavarazzo Francesco = uamena ….

Iavarazzo Mario = perché che ci sta la dentro ?

Iavarazzo Francesco = tutte cose la quello ci stava … proprio la Publione pure Solipago Lucia tutto … pure la roba vecchia

Iavarazzo Mario = pure Solipago Lucia Li sopra ? cioè ?

Iavarazzo Francesco = quella è continuazione di tutte cose mannaggia a ( bestemmia ) mannaggia … abbiamo fatto tanto per far vedere alla fine non abbiamo fatto neanche il cazzo

Iavarazzo Mario = cioè abbìa da Solipago quell’hard disk ? … e da Solipago che ?

Iavarazzo Francesco = stanno i contratti vecchi che hanno fatti i …. Tutto tutte cose tutto

Iavarazzo Mario = parliamo dei contratti con il Jambo i contratti …..

Iavarazzo Francesco = di tutti quanti … qualsiasi cosa si scriveva …inc….. Gennaro dove sta ?

Iavarazzo Mario = a casa sua

 

Si riporta la conversazione di interesse:

 

Conversazione tra presenti Sessione 311 progressivo 1314 del 31.05.2016 ore 17.44 – decreto 2664/15 R.I.T.

Iavarazzo Mario in compagnia del fratello Francesco commentano la perquisizione e sequestro presso i locali della ITALSTAMPA.

Iavarazzo Francesco = le cose del …inc….

Iavarazzo Mario = vabbè ….inc….

Iavarazzo Francesco = tutto

Iavarazzo Mario = e Francè e alla fine diciamo è fatica ….

Iavarazzo Francesco = e non hanno preso l’hard disk

Iavarazzo Mario = che cos’è questo hard disk ?

Iavarazzo Francesco = quello nero che stava poggiato li sopra

Iavarazzo Mario = ….. SI

Iavarazzo Francesco = uamena ….

Iavarazzo Mario = perché che ci sta la dentro ?

Iavarazzo Francesco = tutte cose la quello ci stava … proprio la Publione pure Solipago Lucia tutto … pure la roba vecchia

Iavarazzo Mario = pure Solipago Lucia li sopra ? cioè ?

Iavarazzo Francesco = quella è continuazione di tutte cose mannaggia a ( bestemmia ) mannaggia … abbiamo fatto tanto per far vedere alla fine non abbiamo fatto neanche il cazzo

Iavarazzo Mario = cioè abbia da Solipago quell’hard disk ? … e da Solipago che ?

Iavarazzo Francesco = stanno i contratti vecchi che hanno fatti i …. Tutto tutte cose tutto

Iavarazzo Mario = parliamo dei contratti con il Jambo i contratti …..

Iavarazzo Francesco = di tutti quanti … qualsiasi cosa si scriveva …inc….. Gennaro dove sta ?

Iavarazzo Mario = a casa sua

Iavarazzo Francesco = non sono andati da Gennaro ?

Iavarazzo Mario = ancora no … si ma alla fine …. poi ho fatto venire a Pasquale Diana da Mi mmo per tranquillizzarli per si fare spiegare tutta la cosa … se vogliono i computer e mo cambiano ….. quello è andato a napoli stamattina ?

Iavarazzo Francesco = mo devo andare a vedere alle sei devo andare dall’avvocato

Iavarazzo Mario = alle sei tenevi l’appuntamento la… veniva pure lui ?

Iavarazzo Francesco = ehh ….

Iavarazzo Mario = ….inc…. ragazzo si mettono e fanno la ricostruzione … che dobbiamo fare che abbiamo fatto di malamente

Iavarazzo Francesco = niente e perciò è inutile pure …. mo che ci devo dire a Gianluca dai che si deve ….. inc…..

Iavarazzo Mario = non deve presentare niente mo

Iavarazzo Francesco = ancora niente 

Iavarazzo Mario = e mica e mo e mo non è successo ….. mo si prendono tutte le cose devono fare l’indagine a vedere le cose

Iavarazzo Francesco = devono fare i riscontri 

Iavarazzo Mario = devono vedere i riscontri

Iavarazzo Francesco = che li sopra sta scritto entro dieci giorni …inc…

Iavarazzo Mario = entro dieci giorni di fa il riesame per fare il dissequestro …. Ti hanno sequestrato qualcosa a te ?

Iavarazzo Francesco = no niente

Iavarazzo Mario = allora niente non devi fare niente …… devi dire a questo qua il padre di questo ( abbassa la voce n.d.r. ) che si deve venire a prendere i blocchetti e il bancomat ….. vedi prima che ci hanno detto che se è il caso dopo te lo puoi portare pure appresso a te

Iavarazzo Francesco = ehhh quelli ci hanno detto che non ci deve avere proprio a che fare … non ci devi avere proprio a che fare con Iavarazzo quello ….

Iavarazzo Mario = quelli la ?

Iavarazzo Francesco = ehh e ci devi stare lontano

Iavarazzo Mario = come hanno detto a Mimmo hanno detto con questo che stai a …inc….

Iavarazzo Francesco = mo stanno cacati no quelli la dentro

Iavarazzo Mario = no no stamattina …inc…. perché alla fine Mimmo diciamo ha detto, sta la dichiarazione scritta la, ha detto questa è la scrivania … si appoggiavano qua io gli ho dato una punta di appoggio niente di chi sa che … il problema che mo diciamo prendendo i computer …. Io ieri stava un sacco carta no …. ce li volevo quasi levare certi da la

Iavarazzo Francesco = e ce li levavi non ci hai pensato …..inc… ho detto va bene ce li davi a Gennaro se li metteva nella macchina e se li portava da qualche parte …..

Iavarazzo Mario = ……inc…. li metteva a un’altra parte …..inc…. e questo è …. mo si deve aspettare si devono aspettare gli eventi ….. alla fine diciamo Pasquale Diana come la vede lui … ha detto fino ad oggi questo tengono in mano … mo vogliono fare i riscontri se continuava a lavorare, ma alla fine parliamo di fatica cioè non abbiamo fatto niente di malamente … mo prestanome non prestanome questo e quell’altro … dopo ce lo chiariamo che dobbiamo fare ….. mo questo qua si deve prendere i blocchetti e il bancomat ..   

Pos. 04.07 escono e Iavarazzo Mario chiede al fratello di accompagnarlo e notizia la moglie della sua uscita.

Pos.09.28 accede in un locale, parla con una donna alla quale chiede se sia venuto l’avvocato. Seguono passi e rumori di fondo.

 

([1]) Da consultazione alla banca dati Telemaco – CCIAA risultava che DRAPPELLO Luigi ha acquisito l’intera quota societaria in data 24.02.2016 della BERNARDI IL COLORE DELLA MATERIA S.r.l. – CF 12276161002 con sede in Roma, via Portuense 195/C. Il rappresentante legale della società è BERARDI Andrea, nato a Roma il 17.04.1968 residente in Londra e domiciliato in Napoli Corso Amedeo di Savoia 224.Lo stesso è titolare di omonima ditta individuale avente p. Iva 03814780619 accesa il 04.07.2012 con sede in Villa Literno, Via Ombrone Vico Adua 2/A esercente l’attività di lavori edili che, dalla documentazione informatica sequestrata, risulterà l’azienda che chiameranno ITAL STAMPA di Drappello Luigi.