CASERTA (l.v.r.) – Una serie di numeri in fila, per la precisione 9, con decimali inclusi, fanno parte della richiesta formulata dalla IPI Impresa Pulizie Industriali srl, al comune di Caserta. 2 milioni 599.771,36 euro, secondo la società sarebbero la giusta somma, compresi interessi maturati e rivalutazione monetaria, per fatture emesse nell’anno dal 2012 al 2015 relative al servizio servizio di raccolta e conferimento ad impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani prodotti dalla popolazione del capoluogo casertano.
Come raccontato in un lungo articolo che potete leggere cliccando qui
, la Ipi era una delle tre società facente parte del Consorzio Ecocar che, insieme ad Alba Paciello e Ecocar, si aggiudicò l’appalto quinquennale, per un importo di circa 90 milioni di euro. E caso vuole che l’incarico legale per difendere il comune da questa milionaria (atto notificato a fine giugno) richiesta avvenga nei giorni in cui viene ufficializzata la “sconfitta” di Ecocar nella gara per l’affidamento Servizi di gestione dei rifiuti urbani e assimilati. Per la cronaca, l’appalto è stato aggiudicato ad Energetikambiente, proprio la società a cui noi abbiamo dedicato diverse puntate di inchiesta che potete trovare nella sezione dedicata, ma soprattutto quella su cui la Dda ha aperto una lunghissima indagine che vede coinvolto il sindaco Carlo Marino, sospettato, insieme ad altri, di aver pilotato, a favore di Energetikambiente, la gara per l’appalto da 116 milioni di euro.