Bianconeri squadra da trasferta: la terza vittoria arriva a Forlì 77-80
17 Novembre 2019 - 20:02
FORLÌ – All’Uniero Arena è un revival dello scudetto 1991 quello che va in campo: Sandro Dell’Agnello contro Nando Gentile è uno scontro fratricida che fa scendere più di una lacrima ai tifosi bianconeri. Ma l’oggi è ben diverso, e Caserta, reduce da un periodo negativo, deve cercare di muovere la classifica nonostante l’assenza di due giocatori da quintetto come Allen e Cusin.
Ad uscire vittoriosi sono però i casertani che, più forti della sfortuna e delle assenze, mostrano grande unione di intenti e grande forza di volontà. C’è ora da sfatare solo il PalaMaggiò.
CRONACA. Coach Dell’Agnello può puntare su un quintetto atletico e d’esperienza che vede in campoaWatson, Marini, Rush, Ndoja, Bruttini. I problemi fisici di Caserta obbligano invece Gentile a stravolgere lo starting five schierando Giuri, Sousa, Hassan, Carlson e Paci.
Le prime fasi del match sono piacevoli e sul filo dell’equilibrio, con Giuri trascinatore mettendo a referto ben 6 dei primi dieci punti casertani (9-10 al 5′). Un vantaggio che continua ad allargarsi fino all’11-18 grazie anche al buon impatto dalla panchina di Turel. Caserta, rispetto al recente passato, mette a posto i meccanismi difensivi, riuscendo a limitare l’attacco ospite, forzandolo a 5 perse già prima del termine del primo quarto.
Gentile, per cercare di allargare le rotazioni, dà anche spazio al classe 2001 Davide Mastroianni, che fa così il suo esordio in A2. Nonostante i tanti problemi i bianconeri chiudono la prima frazione con un minimo vantaggio sul 17-20.
L’avvio invece del secondo periodo è da incubo per tutte e due le formazioni, con airball, palle perse ed erroracci. A sbloccare la situazione è una tripla dall’angolo in transizione di Erik Rush, che pareggia a quota 20 costringendo al timeout Gentile.
L’Unieuro dà l’impressione di aver qualcosa in più rispetto agli avversari, ma non trova mai il ritmo a lei più ideale che le possa permettere di fare un break importante. In questo ci sono degli indubbi meriti della retroguardia ospite, che ‘addormenta’ il match cercando di tenere la gara ad un basso numero di possessi anche per non far correre Forlì.
A dare un quid pluris ai casertani nel corso del secondo quarto è un ottimo Paolo Paci, che si fa trovare pronto sugli assist dei compagni e mostra anche inaspettate doti di passatore per mandare altri a canestro.
Caserta trova così il nuovo massimo vantaggio (26-34 al 17′) soprattutto grazie ad un’indiscussa superiorità a rimbalzo (9-17).
Le brutte notizie per la panchina bianconera arrivano dalla situazione falli di capitan Giuri, che spende in modo scellerato la sua terza penalità. Ma anche così gli ospiti non si fermano, e la seconda tripla di Hassan porta il divario in doppia cifra sul 29-39, obbligando Dell’Agnello al timeout. Una sospensione che poco cambia il trend dato che Caserta va negli spogliatoi in vantaggio sul 32-43.
L’Unieuro rientra sul parquet con un atteggiamento molto più determinato, mandando in bambola l’attacco casertano che frutta un 6-0 di break. A dare un minimo di linfa sono però una tripla di Carlson ed un ottimo gancio sinistro di Paci, che mantengono Forlì a due possessi pieni di distanza.
Una scavigliata di Giuri mette ancor più in apprensione la panchina casertana, che fa così a meno per qualche minuto anche del proprio playmaker titolare. I bianconeri, di riffa o di raffa, provano a tenere botta in tutti i modi, anche mischiando le difese proponendo una zona fronte pari. Forlì però, un passo alla volta, si riavvicina, mentre gli ospiti iniziano a perdere idee in attacco, anche a causa delle energie che probabilmente iniziano a scarseggiare.
Il rientro in campo di Giuri non è particolarmente eccellente, visto che con una persa ed uno sfondamento, che gli frutta il quarto fallo personale, il recupero dell’Unieuro diventa sempre più concreto.
Il canestro di Watson vale il vantaggio forlivese dopo tantissimi minuti, cui risponde Carlson che permette ai suoi di chiudere il terzo periodo avanti di un soffio sul 54-55.
Ancora una volta sono le difese ad avere la meglio sugli attacchi, con il punteggio che resta quasi immutato. È merito di Carlson se Caserta riesce a tenere, seppur di poco, il naso in avanti, con l’americano che scavalla quota 20 punti personali.
Due liberi di Davide Bruttini mandano Forlì a condurre sul 60-58, ma ancora una volta i bianconeri non crollano, restano mentalmente in partita e con un gancio di Paci e tre liberi di Hassan mettono in piedi un parziale di 5-0 che vale il 60-63 al 35′.
Una tripla di Hassan sembra poter mandare in fuga la squadra di Gentile, ma è Gachetti che, con la sua esperienza, trova modo di lucrare i liberi che tengono Forlì in linea di galleggiamento.
Il canestro di Watson porta il punteggio quasi in perfetta parità (69-70) ad 1’40” dalla sirena finale e, visti gli ultimi caotici attacchi, Gentile chiama un minuto di sospensione per rimettere a posto le idee.
Giuri d’esperienza si procura e trasforma due liberi, ma un recupero di Watson vale il nuovo -1 (71-72).
A 37″ dal termine è stavolta Paci ad andare in lunetta, infilando un glaciale 2/2 che ridà un possesso pieno di vantaggio a Caserta.
Marini, incubo dei bianconeri per tutto il match, sigla nuovamente il -1, ma con meno di 24″ sul cronometro Forlì si deve aggrappare al fallo sistematico. Stavolta tocca a Carlson, che comunque fa percorso netto.
A creare problemi è sempre lui, Marini, che va infila il 75-76, anche lui dalla linea della carità.
Il percorso in lunetta non finisce più, e a battere i liberi è Hassan: anche lui glaciale, Caserta è avanti 75-78. Restano ancora 13″ da giocare e Dell’Agnello si spende l’ultimo timeout.
La tripla di Marini non va dentro, ma Caserta si complica la vita regalando a Forlì nuovamente la tripla del pareggio: il tiro di Giachetti balla sul ferro ed esce.
Caserta vince meritatamente 77-80.
Ruben Romitelli