CASAGIOVE. Il sindaco Corsale si arrabbia con noi per la convenzione-Rauso con l’Hermes e Termotetti. Sbaglia. E anche sul container organizzi meglio i suoi pensieri

3 Dicembre 2019 - 16:49

CASAGIOVE (gianluigi guarino) – Il sindaco Roberto Corsale si è arrabbiato e ha tutto il diritto di farlo. Non glielo possiamo certo impedire. Ma la sua arrabbiatura, onestamente, è ai nostri occhi incomprensibile. Gliel’abbiamo detto, spedendogli un messaggio vocale, in privato e siccome in questo posto anomalo, strano e disadattato chiamato CasertaCE non c’è differenza tra il pensiero privato e quello pubblico, glielo scriviamo anche. Non abbiamo mai affermato in un nostro articolo che esistesse una relazione causa-effetto tra la modifica del punto di vista dell’allora consigliere di minoranza Roberto Corsale sulla convenzione poi firmata con Termotetti per la contestatissima isola ecologica e l’iniziativa che l’allora dirigente Gaetano Rauso, arrestato poi per un’altra vicenda sempre sui rapporti tra il comune e Termotetti, e sulla convenzione riveduta, corretta, prorogata (non si è mai capito un tubo su questa cosa, tranne il fatto che non sia passata in consiglio comunale) tra il comune e l’Hermes Casagiove.

Detto questo, cioè ribadito che nel nostro articolo non abbiamo mai scritto tale rapporto, non è che all’epoca Roberto Corsale fosse un privato cittadino, era un consigliere comunale di minoranza e la sua famiglia era stata, o lo era ancora, nella gestione del campo sportivo in quanto i Corsale erano la Hermes Casagiove. Fotografare temporalmente il momento in cui la convenzione, tra le proteste e le iniziative dei consiglieri comunali che oggi hanno fatto il ribaltone con Corsale, è doveroso. E una fotografia storico-cronistica non può prescindere da un riferimento temporale identificabile che diventa punto di riferimento di tutti i cittadini, in modo da consentire loro di capire quando il fatto si sia verificato. E il fatto, cioè la modifica della posizione del consigliere comunale Corsale sull’isola ecologica Termotetti, è avvenuto indiscutibilmente, cronologicamente nel periodo in cui Rauso costruì una convenzione che investiva gli interessi dell’Hermes Casagiove e quindi della famiglia Corsale. Il lettore deve avere tutti gli elementi per potersi formare un’opinione e nessuno potrà dire che questa argomentazione sia suggestiva, dunque, come si dice nelle aule di tribunali, per condizionare il pensiero. Questo perché l’elemento reale, effettuale è forte, potente, importante e non è tacciabile di essere stato maneggiato strumentalmente.

Corsale ha detto la sua, noi abbiamo detto la nostra. Ora il sindaco faccia come meglio ritiene.

A proposito del sindaco, un paio di settimane fa ci ha fatto arrivare, in risposta al famoso video messo in rete dal consigliere di opposizione Danilo D’Angelo, una nota che noi, proprio perché il primo cittadino potesse essere tranquillo sulla proposizione pedissequa del suo pensiero, abbiamo riprodotto e pubblicato come immagine, senza toccare neppure una virgola. In questa nota, che riproponiamo anche oggi, veniva detto in sostanza che Michele Corsale, padre del primo cittadino, era proprietario del materiale all’interno del primo container e che poteva conservarlo fino alla ripresa dell’attività sportiva. Quella nota fu pubblicata prima che la Guardia di finanza arrivasse al comune di Casagiove e poi si recasse al campo sportivo proprio per controllare questa faccenda dei container. Il giorno dopo della visita delle fiamme gialle, l’ottima Debora Carrano, giornalista del Corriere di Caserta (questo è il nome che conosciamo e così lo chiamiamo), arrivata nel periodo d’oro di questo giornale, ha pubblicato un articolo nel quale il sindaco dichiara di aver saputo della cosa dei container solo quando la Finanza si è recata al campo sportivo.

Va bene che lo stress fa brutti scherzi. Ma ci sembra che questa dichiarazione sia un pizzico, ma proprio un pizzichino contraddittoria rispetto a ciò che Corsale ha fatto scrivere nella nota di risposta all’iniziativa di D’Angelo.

Ok, sarà proprio lo stress