Giustamente, siccome ci manca, vorrebbero fare un impianto per rifiuti pericolosi in quel di PIGNATARO vicino a 70 famiglie
2 Maggio 2018 - 20:16
PIGNATARO MAGGIORE – (g.g.) C’è capitato per caso sotto mano qualche scritto relativo alla richiesta di insediamento di un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi nell’area industriale di Pignataro Maggiore. Ora, parlare dell’area industriale di Pignataro e di tutto quello che già ha dato in termini di sviluppo “insostenibile”, veleni eccetera è superfluo.
A formulare la richiesta, andata avanti fino al punto della convocazione di una conferenza dei servizi della Regione, sono due imprenditori napoletani del settore, i fratelli Gentile.
In calce a questo articolo leggerete un passo della relazione che la minoranza consiliare di Pignataro ha consegnato all’ufficio tecnico affinchè fosse inserita nei documenti della citata conferenza dei servizi, dove Pignataro è arrivato con un no unanime alla realizzazione di questo impianto, anche se il consigliere di minoranza Mazzuoccolo non ha mancato di sottolineare che il diniego netto ed inequivocabile del sindaco Magliocca ha segutito una posizione un pò più morbida assunta da quest’ultimo nella veste di presidente della provincia.
Fratelli Gentile, area industriale, proprietà dei terreni. Notizia da approfondire.
ELEMENTI TECNICI:
Tra le categorie di attività vi è lo smaltimento o il recupero di rifiuti pericolosi, con capacità oltre 10 MG al giorno, che comporti il ricorso ad una o più delle seguenti attività: a) trattamento biologico; b)trattamento fisico-chimico..ecc.,
si consideri quanto segue :
L’attività è chiaramente di tipo chimico-fisico (soil washing).
Inoltre dalla relazione di sintesi non tecnica ( tav. 18.101.04V.0005) depositata agli atti della Conferenza dei Servizi dalla ditta proponente, emerge che il quantitativo di rifiuti è di molto superiore alla soglia che sarebbe consentita, ed in particolare :
1 – trattamento terreni : è prevista una quantità pari a 15 MG/h per 12 ore per 330 giorni l’anno, quindi un totale di 59.400 Mg/ anno pari quindi a 180 Mg al giorno, trattato con sistema trattamento ex situ di residui solidi basato su meccanismi fisici e/o chimici (pagg. 26 e 27 della relazione di sintesi non tecnica).
2 – trattamento stabilizzazione/solidificazione : l’impianto verrà dimensionato per trattare un quantitativo complessivo di circa 15 Mg/h, funzionerà per 8 ore al giorno e per 330 giorni l’anno, quindi un totale di 39.600 Mg/anno, pari a 120 Mg al giorno: anche questo trattamento avverrà con reagenti chimici (pagg. 31-34 relazione di sintesi non tecnica ).