COMMERCIANTI RAZZISTI A SAN PRISCO? La denuncia di Sirine, sportiva che da tempo lotta per la cittadinanza italiana

21 Dicembre 2019 - 19:51

San Prisco (G.B.) – Un presunto caso di razzismo, sui cui contenuti è però necessario acquisire ulteriori approfondimenti, si sarebbe verificato nel primo pomeriggio odierno, a San Prisco. 

A destare scalpore è stata la testimonianza di Sirine Charaabi, ragazza di origine tunisina, già nota per le sue imprese sportive nel mondo del pugilato e legate anche alla battaglia, finora vana nonostante diversi appelli televisivi, per ottenere la cittadinanza italiana. Conquista che le consentirebbe di gareggiare in competizioni internazionali rappresentando i colori della nostra nazionale.

Stando ad un post che ha pubblicato sui social, e che nel giro di poco tempo ha ottenuto un elevato numero di condivisioni, la sportiva sarebbe stata vittima di offese a sfondo razziale da parte dei titolari di un non meglio specificato negozio di telefonia.

All’origine dell’episodio ci sarebbe un diverbio nato dall’insoddisfacente riparazione dello schermo del suo cellulare.

Il titolare dell’attività in un primo momento si sarebbe mostrato disposto a rivedere la riparazione, ed ha invitato la cliente a ritornare nel laboratorio il giorno successivo.

La ragazza si è ripresentata nel negozio qualche giorno dopo, ma la discussione sulle modalità di riparazione del cellulare sarebbe degenerata in un acceso diverbio, durante il quale sarebbero state proferite frasi offensive a sfondo razziale nei suoi confronti.

La ragazza – che, ripetiamo, non ha specificato il nome del negozio in questione – ha immediatamente ricevuto tantissimi messaggi di conforto e solidarietà.