CASERTA. Il Comune in dissesto, cittadini al massimo delle tasse e Carlo Marino fa CARNEVALE con 16 nuove nomine di posizioni organizzative. Tenga e GLI ALTRI 15 NOMI

25 Febbraio 2020 - 20:38

CASERTA (g.g.) – I nomi sono ufficiosi, considerato che manca ancora l’elaborazione formale della fase esecutiva, ma le indiscrezioni vanno prese per buone quando la fonte lo consente. E in questo caso abbiamo grande fiducia sul fatto che queste indiscrezioni si tradurranno in tangibile realtà o, meglio ancora sarebbe dire, in moneta sonante. Perchè di moneta, questo sciaguratissimo comune di Caserta, questo sciaguratissimo sindaco, questa sciaguratissima sua amministrazione, si prepara ad elargirne a iosa con una raffica di nomine di dipendenti comunali, elevati al rango di “posizione organizzativa”.

Sembra assurdo che al comune di Caserta vengano aperte nuove funzioni amministrative, con le posizioni che potrete leggere in calce all’articolo, nonostante l’ente sia in dissesto. Precisamente per la seconda volta in dissesto, dal 2011 ad oggi. Eppure è così. Marino che non ha mai avuto nella sua testa l’idea di lavorare realmente per la città e per il futuro dei giovani casertani, ha solo l’obiettivo di puntellare la sua maggioranza e di creare un ulteriore cordone di protezione a quella parte meno confessabile, diciamo la maggior parte, della cosiddetta amministrazione attiva.

Ai tempi di Nello Spirito o quando questi era assessore al bilancio, di posizioni organizzative inutili ne saltarono ben 53. D’altronde, davanti alla città che pagava allora come paga oggi, le tasse locali a massima aliquota, proprio a causa del dissesto, non era possibile mostrare un Palazzo in cui si continuava ad alimentare le antiche mangiatoie clientelari.

In questi giorni, la giunta ha deliberato la costituzione, anzi la ricostituzione di ben 16 posizioni organizzative. Tra queste ci sono anche le posizioni di funzionariato dirigente del comandante dei vigili urbani Luigi De Simone e del responsabile della ripartizione bilancio e finanze Girolamo Santonastaso. Entrambi sono stati già gratificati in passato di uno status di “alta professionalità” che in verità si vede ogni giorno da come viene gestito il traffico veicolare della città capoluogo, dove i vigili urbani pullulano ad ogni incrocio e per come sono stati gestiti i conti negli ultimi anni.

Lo sperpetuo che vedete ogni mattina in via Roma, nel parcheggio selvaggio del primo tratto di Corso Trieste, è “l’alta professionalità” del comandante Luigi De Simone, i due dissesti rappresentano invece, ma che dico alta, l’altissima professionalità di Girolamo Santonastaso.

Insomma, non sappiamo se l’aumento sostanzioso degli stipendi dovuti al riconoscimento della posizione organizzativa ai due appena citati, si andrà a cumulare con quello che già intascano per la loro indubbia e alta professionalità.

Quindi, nel nuovo funzionigramma del comune di Caserta ci saranno, all’interno della struttura organizzativa, 16 persone a comando di altrettanti settori.

Il problema, ma sarebbe meglio dire, uno dei problemi, è che alcune di queste nomine sono puramente ornamentali, se si pensa che i dipendenti apprestati, collocati nelle aree che saranno affidate a questi “dirigentini” sono formate da uno, massimo due impiegati o addirittura da zero impiegati, come vi racconteremo nei prossimi giorni.

Dunque, è del tutto evidente che questa raffica di nomine, già di per sè assurda in un comune in dissesto, non ha alcuna valenza realmente professionale e realmente tesa a migliorare la qualità dei servizi comunali. Perchè se un impiegato conquista la posizione organizzativa e questo gli serve solo per aumentare di 700, 800 euro il suo stipendio mensile, senza poter sviluppare una strategia di ottimizzazione del lavoro e della produzione che da questo discende, in quanto si ha a disposizione un solo o forse nessun impiegato, come altro dobbiamo commentare una roba del genere?

Cosa organizzi? Te stesso? In un comune serio, non afflitto da un dissesto, la creazione di una posizione organizzativa parte da un solo presupposto, che consiste nell’equiparare il costo dell’operazione, che si traduce in un aggravio del carico di risorse finanziarie utilizzate per il personale, al ricavo che si traduce in una maggiore efficienza, in una migliore produttività e, perchè no, in maggiori introiti per il comune.

Una logica esattamente contraria a quella che guida le mosse volgarmente proto clientelari del sindaco Carlo Marino e della sua giunta, che poi quando parliamo di amministrazione ci riferiamo quasi al solo dirigente Franco Bondi, perchè a proposito di decorazioni, l’assessore Franco De Michele è sicuramente catalogabile tra i complementi d’arredo.

Per creare una Posizione Organizzativa dei funzionari, è necessario che si registri una obiettiva esigenza rispetto ad una gestione di un settore che un dirigente non può, causa mole di lavoro e quantità di impiegati a disposizione, portare avanti in maniera autonoma, rendendo fondamentale la costituzione di questa figura di supporto. Devono esserci certezze, regolamenti, perchè la distruzione sistematica e vergognosa delle pubbliche risorse sacrificate sull’altare del clientelume più becero, rappresenta un delitto contro la città e contro il suo futuro.

E se le strade stanno combinate come sono combinate, ciò non è avvenuto per caso, ma ha a che fare anche con porcherie come queste.

Insomma, 16 posizioni nate dal nulla e probabilmente utili al nulla, sono uno spreco di soldi enorme per il bilancio di una città che non se lo può permettere.

Ed è anche interessante cercare di capire in che modo sono state individuate le professionalità.

Fino ad oggi, i molti impegni professionali non mi hanno consentito di difendermi efficacemente in un processo legittimamente intentato ai miei danni da Agostino Tenga. In primo grado ho preso un’ammenda, ma in Corte di Appello sarò presente con un ricorso pieno di dignità e dovizioso nel riferire fatti, circostanze e patrimonio giurisprudenziale.

Per cui, non ho alcun problema a ribadire quello che Tenga mi ha contestato nell’articolo sub iudice: quando sono successi i fatti riguardanti l’imprenditore di camorra Angelo Grillo e l’allora vicesindaco Enzo Ferraro, entrambi condannati pesantemente in primo grado, scrissi che Agostino Tenga, pur non essendo colpevole di nulla, da un punto di vista prettamente giudiziario, era stato molto disattento rispetto a tutto ciò che gli capitava attorno all’interno del Belvedere di San Leucio. Aveva assistito a delle situazioni che poi sarebbero diventate corpo e anima di un’ordinanza, ispirata dalla dda, e nulla aveva fatto. Per questo motivo, scrivemmo al tempo e ribadiamo oggi, e se per questo dobbiamo finire in galera, evviva la galera, che è assolutamente inopportuno, alla luce di quei fatti e alla luce di quello che testualmente è riportato nell’ordinanza, che Agostino Tenga, pur non colpevole di nulla, si occupi ancora del Belvedere.

Al contrario, in questo funzionigramma gli viene riconosciuto una poszione organizzativa, indovinate per che cosa? Ma naturalmente per il Belvedere o anche per il Belvedere. Stiamo qui e la giustizia faccia il suo corso.

Non è un reato, nel momento in cui si chiarisce che fino a prova contraria si tratta di un evento casuale e non causale, evidenziare il dato effettuale che tutto ciò avviene a poche settimane di distanza dall’approvazione dei bilanci di Carlo Marino che, anche grazie ai voti di Donato Tenga, fratello di Agostino ha salvato la poltrona.

Fino a prova contraria, ripetiamo, tutto è avvenuto casualmente. Ma nessuno può permettersi di affermare che questo dato non sia pubblicabile per i sacri diritti di cronaca e di critica.

Un altro nome che ci ha colpito, è quello di Veronica D’Ambrosio che andrà alle risorse umane. Ciò fa capire, ma non era necessario, almeno ai nostri occhi che questo accadesse, il ruolo importante che il secondo console della città di Caserta, cioè Franco Biondi, legato da una forte stima professionale per la D’Ambrosio, ha svolto nel disegno di questo nuovo schema che, a nostro avviso, è di tipo pagnottista, fermo restando che se qualcuno non è d’accordo o ha qualcosa da dire, neanche una sillaba gli verrà mai censurata in un civile confronto democratico con le tesi di CasertaCe.

 

QUI SOTTO L’ELENCO DELLE 16 POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Posizione Organizzativa 1 – Polizia Municipale – De Simone (comandante vigili)
Posizione Organizzativa 2 – Gabinetto Sindaco- Natale Gianfranco
Posizione Organizzativa 3 – Segr. Generale – ???
Posizione Organizzativa 4 – Demografici, Elettorali – Di Bernardo
Posizione Organizzativa 5 – Affari Generali, Albo, Beni Comuni – Tina Ebraico, Franco Ferrante
Posizione Organizzativa 6 – Servizi Finanziari – Girolamo Santonastaso
Posizione Organizzativa 7 – Paghe, Pensioni, previdenza – De Simone
Posizione Organizzativa 8 – Risorse Umane/servizio civile – Veronica D’Ambrosio
Posizione Organizzativa 9 – Urp, Politiche sociali, giovanili, provveditorato – Francesco Sacchettino
Posizione Organizzativa 10 – Musei, San Leucio, Unesco, Cenobio – Agostino Tenga
Posizione Organizzativa 11 – Suap, commercio, pubblicità – Chiello
Posizione Organizzativa 12 – Urbanistica, edilizia res, programmazione fondi – ???
Posizione Organizzativa 13 – Lavori Pubblici – Pippo D’Auria
Posizione Organizzativa 14 – Manutenzione immobili – De Lucia/ Peppe Guida
Posizione Organizzativa 15 – Manutenzione scuole, Istruzione – Paolo Gugliotta
Posizione Organizzativa 16 – Ecologia, Cave, cimitero – Porfidia