CORONAVIRUS. Le associazioni per il supporto delle disabilità scrivono a De Luca “Attendiamo provvedimenti chiari dalla Regione Campania”

10 Marzo 2020 - 15:21

CASERTA – «La Regione Campania non ha ancora emanato alcun provvedimento chiaro per quanto riguarda la possibilità di sospendere i servizi dei Centri Diurni e quelli in regime Semiresidenziale, frequentati da persone con disabilità, la maggior parte delle quali con disabilità intellettiva»: a sottolinearlo sono le componenti campane della Federazione FISH e dell’Associazione ANFFAS, ricordando che al momento «le uniche a farsi carico dell’assistenza sono le famiglie, perché lasciate sole dai Comuni e dalla stessa Regione, per la carenza di servizi di assistenza domiciliare»

Con una nota indirizzata al presidente della propria Regione Vincenzo De Luca e ai consiglieri Valeria Ciarambino e Gianpiero Zinzi, sottoscritta dai propri presidenti Daniele Romano Salvatore Parisi, le componenti della Campania di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale)  hanno voluto rappresentare la situazione attuale in merito all’emergenza che sta colpendo il territorio regionale e nazionale.

Nello specifico, le due organizzazioni hanno inteso denunciare che ad oggi la Regione Campania «non ha ancora emanato alcun

provvedimento chiaro per quanto riguarda la possibilità di sospendere i servizi dei Centri Diurni e quelli in regime Semiresidenziale, frequentati da persone con disabilità, la maggior parte delle quali con disabilità intellettiva».
«Questo ci preoccupa molto – prosegue la nota – perché soprattutto le persone con disabilità intellettive sono le prime ad essere esposte al rischio di contagio del Covid-19 ed è molto difficile far rispettare le norme previste in materia di prevenzione dal virus».

«Inoltre – concludono i rappresentanti di FISH Campania e ANFFAS Campania – le uniche a farsi carico dell’assistenza sono oggi le famiglie, perché lasciate sole dai Comuni e dalla stessa Regione Campania, per la carenza di servizi di assistenza domiciliare, che con tutte le precauzioni potrebbero dar loro un sollievo, oltre a sostenere anche chi è privo della rete familiare e quindi è rimasto solo ad affrontare questo difficile momento».