Abbattimento dei lecci della Reggia: ambientalisti, professionisti e politici cercano l’alternativa

5 Settembre 2023 - 17:15

Il neo costituito Gruppo ristretto di lavoro chiede un confronto alla direttrice Tiziana Maffei.

CASERTA (pm) In qualunque modo finirà questa vicenda del 750 lecci della Reggia, che siano da abbattere o meno, un merito riflesso il suo direttore Maffei l’avrà avuto. Di essere riuscita in una cosa più unica che rara. Quella di destare i casertani più pensosi della cosa pubblica, che è altrimenti in pieno appalto a congreghe di tutti i tipi, e di coalizzarli in qualche modo.

Al d.g. del museo vanvitelliano sarà sembrata cosa fatta quando, presa la decisione di procedere gli abbattimenti degli alberi centenari che conformano la via dell’Acqua del parco reale e dati per ammalati, alle prime reazioni di contrarietà delle associazioni ambientaliste e culturali cittadine sul primo allarme lanciato e diffuso da Nando Astarita dal suo sito Facebook Reggiando…e dintorni reali circa la dimensione e le conseguenze dell’intervento sul patrimonio boschivo, risolveva di tenere un convegno a carattere scientifico, che avrà immaginato dirimente avendovi chiamati accademici ed esperti attinti in varie parti d’Italia e presentati come di massimo rilievo. Chiunque, come si sa, alza le mani dinanzi allo specialismo. L’incontro, tenutosi lo scorso 7 luglio a palazzo Reale e di cui abbiamo riferito ai nostri lettori, concludeva per l’inevitabilità della decisione, pur nei vari scenari possibili.

Nelle foto, Ciro Costagliola, promotore del neo istituito  Gruppo ristretto di lavoro sui lecci…

…e Carmine Gambardella, già rettore della facoltà casertana di architettura ed altro componente del Gruppo ristretto di lavoro. Ha curato il telerilevamento aereo dei filari dei lecci per verificare mediante sensori lo stato di sanità delle piante

Sarà stato che i professionisti forestali e botanici locali si siano sentiti sminuiti o saranno state altre le ragioni, sta di fatto che giovedì scorso si davano appuntamento alla villa Vitrone in via Fulvio Renella elaborando, al termine della riunione, il comunicato stampa che pubblichiamo. Hanno chiesto alla Maffei, in buona sostanza, di rivedere tutta la questione, di riconsiderare i tempi programmati dell’intervento e di accedere agli atti tecnici finora elaborati.

Non resta da aggiungere altro, talmente nette sono le cose, se non che:

– il coinvolgimento nel definitosi Gruppo ristretto di lavoro – anche perché tale – della componente politica (quella dell’on. Nicola Caputo, assessore regionale all’agricoltura, intervenuto tramite suoi rappresentanti e dell’assessore  Battarra) e di quella parapolitica ci pare che ne indebolisca il carattere terzo, sbiadendo gli interessi dichiarati dell’iniziativa;

– c’è, in tutto ciò, una grande assente, che è per noi la soprintendenza ai beni culturali di Caserta; non ha nessuna voce in capitolo né competenze da esercitare? Del Comitato scientifico della Reggia neppure più ci ricordiamo che sia in carica. Non resta che attendere gli sviluppi.

Comunicato Stampa

Si è riunito il Gruppo ristretto di lavoro su iniziativa di Ciro Costagliola (Presidente IRVAT) costituito da Giuseppe Altieri (Segretario Nazionale de L’Altritalia ambiente), Enzo Battarra (Assessore comune di Caserta), Francesco Canestrini (già Sovrintendente Basilicata), Carmine Gambardella, (Presidente Benecon, cattedra UNESCO), Luigi Iaselli (segretario Ordine Agronomi), Pasquale Iaselli (vicepresidente Ordine Architetti), Raffaele Lauria (Delegato WWF Italia per la Campania), Ottavio Pannone, (già presidente Ordine Avvocati), Sergio Vellante (già ordinario economia ed estimo rurale), con la presenza della delegata dell’assessore all’Agricoltura della Regione Campania on. Nicola Caputo, Addolorata Ruocco, dirigente l’UOD Ambiente, Foreste e Clima con i colleghi Salvatore Apuzzo e Vincenzo Orologiaio, ed il contributo di Fernando Fuschetti (già coordinatore regionale del CFS), per discutere delle problematiche relative all’abbattimento di 759 Lecci nel Parco della reggia e più precisamente “nel filare di lecci della Via dell’Acqua”, così come appreso dal convegno del 7 luglio promosso dalla Direzione della Reggia di Caserta.       Molti sono gli appelli pervenuti sia da Associazioni a carattere nazionale che da gruppi spontanei i quali stanno animando la discussione sul tema. Tutti hanno chiesto di riconsiderare con urgenza l’investimento programmato al fine di non danneggiare il valore ecologico, sociale e culturale della monumentale Via d’Acqua.

Anche alla luce dei risultati dell’attività scientifica condotta dal Consorzio Universitario Benecon, attraverso indagini e rilievi con sensori aviotrasportati e terrestri iperspettrali e ottici di altissima precisione, che confermano le verifiche a terra fatte dall’Ordine degli Agronomi, i componenti del tavolo tecnico, nel ringraziare per la disponibilità l’arch. Tiziana Maffei a ricevere contributi, si dichiarano disponibili a partecipare ad un incontro costruttivo al fine di poter dare un suggerimento fattivo e chiedono, nel contempo, di visionare ed avere copia degli atti tecnici prodotti dagli accademici dell’Università di Bologna e dell’Università di Napoli Federico II, nonché da tecnici consulenti, di cui si fa riferimento nell’incontro del 7 luglio presso la Reggia.  Per tali ragioni chiedono inoltre alla Direttrice Maffei di soprassedere dall’avvio della procedura di gara per l’affidamento dei lavori in parola in attesa del confronto e della verifica sulle possibili e diverse soluzioni da adottare atteso che non tutti i lecci sono malati e da abbattere.                                                                                         Caserta, 1 settembre 2023